Come cambia la tv con Internet: lo streaming cresce del 25% ogni anno

La diffusione di Internet ha cambiato radicalmente la nostra vita quotidiana, al punto che oggi è difficile anche solo pensare di farne a meno. Sono tanti, infatti, gli aspetti modificati dal web, e in primo luogo parliamo di elementi come lo svago e l’intrattenimento.

Di Ernesto Rocco

La diffusione di Internet ha cambiato radicalmente la nostra vita quotidiana, al punto che oggi è difficile anche solo pensare di farne a meno. Sono tanti, infatti, gli aspetti modificati dal web, e in primo luogo parliamo di elementi come lo svago e l’intrattenimento.

Fra questi, non si trovano solo le app e il gaming online, ma anche e soprattutto la fruizione di contenuti multimediali: questo settore ha infatti visto l’arrivo di nuove logiche di consumo totalmente digitalizzate che fanno dello streaming il proprio cavallo di battaglia.

Ecco perché oggi vedremo nei dettagli come si sta trasformando il mercato delle tv, e quali sono i dati relativi allo streaming.

Mercato tv: con lo streaming cambiano i consumi

Grazie al report di IT Media (pubblicato su Forbes), oggi possiamo contare su dei dati utili per comprendere nel dettaglio i cambiamenti del mercato televisivo.

Si va da novità come DAZN fino ad arrivare a evergreen come Netflix, si parla di un tasso di incremento annuo per lo streaming pari al +25%. Il numero di utenti connessi che utilizza i vari servizi di streaming è impressionante: in questo caso si arriva infatti ad un totale di 3,5 milioni di famiglie abbonate alle varie piattaforme.

In prospettiva, la questione assume dei connotati ancor più massicci: sempre secondo IT Media, le previsioni ci dicono che nel 2020 le famiglie che guarderanno la tv via internet saliranno ad oltre 8 milioni.

Questo comporterà anche un progressivo abbandono della tv gratuita in favore degli abbonamenti pay tv, che già nel 2018 hanno conquistato il 55% delle famiglie. Al punto che in Italia le reti RAI e Mediaset hanno perso circa 1 milione di utenti in prima serata solo nell’ultimo anno (3,6% di share).

I motivi alla base di questo boom dello streaming

Lo streaming è andato incontro a questo boom per via di diversi motivi che semplificano ogni giorno di più l’accesso a questo mondo multimediale.

In primo luogo, la crescita della TV via Internet è andata di pari passo con l’aumento delle connessioni al web in banda larga (cablate e non). Non a caso, oggi è facile avere una connessione anche all’interno delle cosiddette aree “bianche”, ossia quelle zone in cui non arriva il tradizionale collegamento cablato:  il merito va alle nuove tecnologie di connessione come la rete LTE utilizzata da Linkem per le sue offerte per il wifi in casa non legate alla presenza di cavi e di linea telefonica fissa.

L’altro motivo è la possibilità di personalizzare al 100% il proprio palinsesto, decidendo in autonomia cosa vedere e quando vederlo. Un fattore che piace molto agli italiani, testimoniato anche dai dati sulla crescita delle smart tv: questi dispositivi di nuova generazione, infatti, danno la possibilità di godersi i contenuti in streaming direttamente sulla televisione, senza passare dal computer. Stando ai dati di settore, si prevede che nel 2020 il totale di case dotate di smart tv toccherà una percentuale del 55%.

La situazione è destinata a crescere anche per merito degli introiti: le piattaforme di streaming, infatti, investono parecchio nella creazione di nuovi contenuti e nuovi competitor stanno per sbarcare su questo mercato, tanto che la stessa Disney ha annunciato di essere al lavoro su una nuova piattaforma.

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