Sapri Democratica ribatte sulla Casa del Buon Pastore: “Si coprono responsabilità richiamando atti del passato”

"Sindaco dovrebbe spiegare alla Città in questi anni cosa ha fatto lui per evitare che le suore fossero costrette a lasciare Sapri"

Di Redazione Infocilento

Non si è fatta attendere la risposta di Sapri Democratica al sindaco Antonio Gentile sulla casa del Buon Pastore. Secondo Sd “Dopo quasi due anni di nullismo politico amministrativo, ma ricchissimi di foto per i social, il Sindaco di Sapri, invece di spiegare alla Città perché dopo tantissimi anni le Suore lasciano la Casa del Buon Pastore e di come evitare che avvoltoi affaristi del sociale mettano le mani su un bene patrimonio di tutti, impegna una intera mattinata a parlare del passato”.

Il riferimento è alla conferenza stampa tenuta dal primo cittadino questa mattina (leggi qui), un “Goffo e infantile il tentativo di coprire responsabilità di oggi richiamando atti delle precedenti amministrazioni. Dovrebbe spiegare alla Città in questi anni cosa ha fatto lui per evitare che le suore fossero costrette a lasciare Sapri”.

Da Sd, poi, cinque quesiti:

  1. Quali sono le richieste delle Suore per continuare la loro attività caritatevole e di assistenza a Sapri?
  2. Quali sono le risposte e le attività poste in essere dall’amministrazione comunale per fare in modo che le Suore potessero rimanere nella casa e continuare nella loro missione nel rispetto delle volontà del Cav.Cesarino?
  3. Da quanto tempo il Sindaco è informato della volontà delle Suore di lasciare la casa e quali atti amministrativi ha assunto a tutela del del Buon Pastore?
  4. Perché il Sindaco, dal suo insediamento, non ha provveduto alla
    convocazione il CDA punto fondamentale dell’accordo sottoscritto con le Suore a Roma nel febbraio 2017?
  5. I tecnici della cooperativa (che forse dovrebbe gestire la casa!!!) trovati a fare rilievi al Buon Pastore il 23/02/2019, con quale atto sono stati incaricati dal Sindaco e con quale procedura pubblica?

“La città – concludono dal gruppo di minoranza – è preoccupata per il futuro del Buon Pastore. Le suore rappresentano un presidio di carità e assistenza irrinunciabile”.

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