Ceraso punta sul paddle. Si tratta di uno sport che rappresenta un’evoluzione del tennis: si gioca con una palla soffice e una racchetta più piccola rispetto a quella del tennis e a piatto pieno con forellini.
Il paddle
Le regole sono le stesse del tennis, ma non esiste il fuoricampo. Il campo da gioco, infatti, è solitamente circondato da vetri o griglie; inoltre è circa la metà di quello di tennis. In Italia i primi campi di paddle sono nati negli anni ’90. Nel tempo lo sport, praticato soprattutto in Argentina, si è diffuso.
Perché un campo da paddle a Ceraso
Ma perché un campo di paddle a Ceraso? Il comune cilentano, guidato dal sindaco Gennaro Maione, nel luglio scorso approvò il progetto per l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’impianto sportivo del Capoluogo. I lavori sono stati affidati; tra le opere previste vi è la sistemazione del campo da tennis annesso a quello da calcio per una spesa di quasi 15.600 euro. Tuttavia sul territorio esistono già due impianti da tennis; pertanto presso l’impianto sportivo del Capoluogo si è deciso di proporre un’alternativa: quella del “paddle”. Lo spazio in cui è possibile realizzare un campo da tennis basta per realizzare due campi da paddle, una nuova disciplina che potrebbe risultare accessibile ad una platea più vasta di praticanti, sostengono da palazzo di città.
Di qui la variante al progetto esecutivo per realizzare due campi da paddle in luogo del campo da tennis esistente.