POLLICA. Il “vino della Dieta Mediterranea” pronto a divenire realtà. E’ iniziata, infatti, la piantumazione delle barbatelle in località Serra di Mulino a Vento, nel Comune di Pollica. Lo ha annunciato il sindaco del centro cilentano, Stefano Pisani.
“Un percorso lungo e tortuoso che sembrava non dovesse mai concludersi… alla fine… non è stato una fine, ma l’inizio”, ha esordito il primo cittadino. “Il Vino del Comune di Pollica viaggerà nel mondo e racconterà la nostra storia, ma soprattutto sarà una nuova occasione per i giovani del Cilento di formarsi per rimanere o tornare!”, ha aggiunto.
Il progetto vede protagonista la vitis vinifera, una pianta arborea rampicante famosa per le innumerevoli proprietà benefiche per la salute dell’uomo. La piantumazione arriva al termine di un lungo percorso. Nel gennaio 2018, il primo cittadino, Stefano Pisani, annunciava con entusiasmo la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione di un vero e proprio vino della Dieta Mediterranea; nel luglio successivo è iniziata la preparazione dei terreni per l’impianto e la coltura della vite rossa; ora la messa a dimora delle barbetelle.
Il progetto, sostenuto dal Comune, sarà curato dal Prof. Piero Mastroberardino, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia e della sua azienda. “Il progetto – ha detto – contribuisce alla riscoperta e alla valorizzazione della dieta mediterranea, uno stile di vita che nel 2010 è stato riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. L’iniziativa, quindi, non si ferma alla produzione del vino, ma contempla anche attività di ricerca, formazione e valorizzazione della Vitis Vinifera.
La scelta della piante non è casuale. Essa è, probabilmente insieme al mirtillo nero, una delle sostanze antiossidanti più famose che, tra i suoi effetti, comprende l’azione antiedemigena e protettiva sul microcircolo. Le componenti che ne danno le caratteristiche benefiche si trovano soprattutto nelle foglie, che vengono raccolte alla fine della vendemmia, quando hanno assunto il loro colore tipico tendente al rosso, da cui deriva il nome della pianta. Gli acini sono ricchi di sali minerali, soprattutto potassio, poi è presente una buona dose di manganese, rame, fosforo, ferro, utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione di bile e per favorire la digestione; tra le vitamine dobbiamo citare la C, la B1, B2, PP ed A. Tra gli zuccheri, soprattutto il fruttosio ed il glucosio, fibre, proteine e pochissimi grassi.