Il libro Teste Mozze di Franco Maldonato approda in Lussemburgo

L'avvocato cilentano sarà protagonista il prossimo 3 marzo

Di Luisa Monaco

L’avvocato cilentano Franco Maldonato, con il suo libro «Teste Mozze» approda al «Salon du Livre et des Cultures» in programma in Lussemburgo. Si tratta di uno dei più importanti festival del settore librario, giunto alla soglia delle venti edizioni, al quale intervengono autori da tutto il mondo. Una vetrina importante per scrittori ed editori, grandi e piccoli.

In questo contesto avrà un ruolo di primo piano l’interessante lavoro di Franco Maldonato, noto avvocato penalista, editorialista de Il Quotidiano della Basilicata e già autore della Rivolta di Sapri; Mezzogiorno nuovo e antico; La staffetta; Gioacchino Murat, Re di Napoli. «Teste Mozze» racconta, con la leggerezza del romanzo, la vera storia dei moti risorgimentali nel Cilento e la dura repressione dei rivoluzionari.

La trama

Nel luglio del 1851, un uomo politico inglese decide di interrogare il Ministro degli Esteri della Regina Vittoria sulla scomparsa di un deputato del Regno delle Due Sicilie. I sospetti si concentrano su un prete di Sapri, che aveva già servito gli interessi di Casa Borbone. L’ambasciatore del governo napoletano a Londra, messo a parte della iniziativa del parlamentare inglese, cerca di bloccare la discussione dell’interpellanza, mettendo in moto la “macchina del fango” e, quando questa si inceppa, eccitando la complicità di autorevolissimi uomini politici, come Disraeli, e di giornalisti già da tempo a libro-paga di Ferdinando II di Borbone. L’affaire rivela così un “giallo”, che si dipana in una sequenza di fatti e di antefatti, che incrociano gli accadimenti del Risorgimento Europeo ed i suoi principali protagonisti: Metternich, Palmerston, Mazzini, Garibaldi e Cavour, fino al sorprendente colpo di scena finale.

«Teste Mozze» sarà presentato a Luxexpo il 3 marzo alle 12.30, insieme ad altri importanti lavori di autori italiani; tra questi Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega con il suo lavoro “La scuola cattolica”.

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