«Franco Alfieri non ha ancora deciso se candidarsi a Capaccio Paestum. C’è questa opportunità richiesta a gran voce da numerosi rappresentanti del territorio e lui ne è orgoglioso, ma è una scelta da valutare attentamente». Così da Agropoli rispondono alla notizia circolata nelle ultime ore sulla presunta conferma della candidatura del capostaff del Governatore De Luca nella città dei templi (leggi qui).
Una scelta difficile per Franco Alfieri che qualora decidesse di scendere in campo dovrebbe rinunciare alle elezioni regionali 2020. Quando lasciò Agropoli, città che ha amministrato per due mandati dopo essere stato già sindaco di Torchiara, il primo cittadino manifestò apertamente la volontà di provare nuove esperienze, di andare oltre l’amministrazione di un comune.
Tuttavia il suo partito, il Pd, non lo ha aiutato: prima è stato escluso dai candidati alla Regione Campania nel 2015, poi, candidato al Parlamento, è stato travolto dalla sfiducia e dal dissenso verso il Partito Democratico non riuscendo ad essere eletto alla Camera dei Deputati nonostante fosse il grande favorito nel collegio di Agropoli che ha poi visto vincere Marzia Ferraioli, candidata di Forza Italia.
Franco Alfieri oggi occupa la poltrona di capostaff del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e di consigliere delegato ad agricoltura, caccia e pesca. Lui avrebbe voluto un assessorato, ma anche questo gli è stato negato. Capaccio Paestum potrebbe essere per lui, uomo abituato a lavorare a contatto diretto con il territorio, una nuova sfida. In alternativa potrebbe giocarsi nuovamente la carta della Regione, con alcune variabili da valutare: un partito che è in caduta libera e una conferma di De Luca che non è certo scontata.
Attendere il 3 marzo, per valutare anche gli sviluppi delle primarie del Pd, sarebbe troppo tardi, considerato che a Capaccio Paestum gli altri candidati si stanno già muovendo. Franco Alfieri deve presto sciogliere i dubbi. Nella città dei templi sono ormai quasi certi del suo impegno. Ma per l’ex primo cittadino agropolese scendere in campo come candidato ed eventualmente tornare a fare il sindaco può rappresentare un’ipotesi di rilancio? O c’è il rischio che intraprendendo questa strada giunga al suo capolinea politico?
La scelta da fare non è semplice anche se i suoi fedelissimi sono certi che riuscirà ad imporsi e a dare l’impulso per il rilancio di una città che ha molte potenzialità, tante rimaste inespresse.