La Seconda Guerra Mondiale coinvolse attivamente anche semplici cittadini, che con atti spontanei ed eroici, salvarono numerose vite umane.
E’ il caso di tre giovani pescatori agropolesi: Antonino Vessicchio detto “Ntuono”(nella foto), Gennaro Palluotto ed Ercolino, di cui non conosciamo il cognome.
8 settembre 1943, durante le fasi dello Sbarco sulle spiagge di Paestum, i tre ragazzi accorsero in aiuto di una nave americana colpita dal fuoco di sbarramento tedesco.
I tre coraggiosamente si buttarono con le barche a remi in mare aperto tra i colpi dei cannoni nazisti, e salvarono numerosi marinai americani che stavano affogando.
Dopo dieci anni, il 14 marzo 1954 ricevettero da parte dell’ammiraglio Cruise della Marina Militare Statunitense, una lettera di encomio:
“Sono lieto di ringraziare ciascuno di voi a nome del personale salvato e della Marina statunitense per la vostra valida assistenza, così spontaneamente e volontariamente data per salvare delle vite umane. Un tale atto di fratellanza, è superiore a qualsiasi elogio e degno della più alta tradizione dei nostri popoli. Firmato: E.A. Cruise, Ammiraglio Divisione Marina Statunitense”.