Capaccio: Pasquale Marino punta al risanamento del bilanci

La nota di Pasquale Marino

Di Redazione Infocilento

Il candidato sindaco Pasquale Marino, con una nota di seguito pubblicata, fa una premessa alla presentazione del suo programma elettorale. Spiega le ragioni della candidatura e poi annuncia la necessità di puntare al risanamento del bilancio.

Cittadini, elettori, elettrici, prima di rendere nota la prima parte del programma amministrativo, che si divide in tre capitoli, mi corre l’obbligo di chiarire che la mia decisione di concorrere nuovamente alla elezione del Sindaco, scaturisce dalla consapevolezza che la situazione economica e finanziaria del Comune è particolarmente complessa e delicata. Ho ritenuto, quindi, di mettermi nuovamente in discussione e sottoporre la mia convinta disponibilità di servizio al vaglio degli elettori. L’occasione mi consente, altresì, di ricordare agli elettori più giovani, che nel passato avevo già affrontato il responso delle urne. La prima volta, nell’anno 1995, vinsi al ballottaggio, la seconda nel 1999, e la terza nel 2007, vinsi la sfida elettorale al primo turno.

Questi risultati, in effetti, premiarono le positive realizzazioni ottenute durante le mie gestioni, soprattutto in ordine agli equilibri di Bilancio.

Questa constatazione deriva da fatti inoppugnabili, suffragati da documenti ufficiali del Comune.

La comparazione dei dati contenuti nei rendiconti della gestione degli esercizi del 2011 e del 2017, evidenzia che i crediti comunali, ovvero i noti residui attivi, al 31.12.2011, per i primi, tre titoli del rendiconto (tasse, tributi, sanzioni sulla circolazione) ammontavano a 20.204.598,83 euro, mentre con l’esercizio chiuso al 31.12.2017, i suddetti crediti sono lievitati a 34.595.148,96 euro, con un aumento di ben 14.391.550,13 euro.

Chiarito che sono responsabile della gestione chiusa al 31.12.2011, mentre il rendiconto della gestione chiusa al 31.12.2017, cade nel quinquennio 2012 – 2017 e quindi nella responsabilità dell’amministrazione che mi successe nel 2012.

L’aumento di 14391.550,13 euro dei crediti costituisce la causa primaria dell’attuale grave squilibrio finanziario del Comune. Le cause di tale sproporzionato incremento, avvenuto in cinque anni, sono da individuare nell’aver commesso la scelta, rivelatasi errata, di esternalizzare i servizi di accertamento e riscossione coattiva. Fino alla esternalizzazione il Comune si era avvalso dell’Ufficio Tributi e della sua società partecipata “Capaccio Paestum Servizi s.r.l. ottenendo risultati soddisfacenti, al fine del mantenimento degli equilibri finanziari.

Da sottolineare, inoltre, che i debiti comunali, per mutui alla data del 31.12.2011, sotto la mia gestione ammontavano a 10,713 milioni di euro, mentre al 31.12.2017, sotto la gestione 2012 – 2017 i suddetti debiti, lievitavano a 20.825.426,97 con un aumento del debito di oltre 10 milioni di euro. La causa del raddoppio dell’indebitamento risiede nell’aver contratto una anticipazione di liquidità con la Cassa Depositi e Prestiti.

L’anticipazione di oltri 10 milioni di euro non fu utilizzata per spese di investimento, ma per il pagamento di debiti certi ed esigibili che il Comune aveva nei confronti di fornitori di beni e servizi.

Dieci milioni di indebitamento, per onorare spese correnti contratte dal 2012 in poi.

I dati esposti servono, e sono utili, per esprimere giudizi e valutazioni obiettive, sulla efficienza e la capacità gestionale della mia amministrazione, conclusasi alla fine dell’anno 2011.

Servono anche a sfatare alcuni miti, quelli che invece risultano i responsabili dell’attuale squilibrio finanziario e del raddoppio dell’indebitamento nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. La situazione finanziaria dell’Ente, allo stato, resta delicatissima, considerato che il ricorso alle anticipazioni di cassa, presso la tesoreria Comunale si è consolidato al livello massimo consentito dalla legge, circa 6 milioni di euro. Anche i debiti, allo stato attuale, maturati negli ultimi mesi, nei confronti dei fornitori, si attestano a circa 12 milioni di euro. Sommando i circa 6 milioni anticipati dalla tesoreria ai 12 milioni dovuti ai fornitori, si ha uno squilibrio finanziario di circa 18 milioni di euro. Come uscirne?

Non è facile – Come nel passato ho dimostrato di saper conseguire l’obiettivo di mantenere l’equilibrio finanziario dell’Ente, penso di meritare ancora la fiducia della gente per risanare le finanze comunali, ripristinando gli equilibri finanziari, ed evitare il pericolo di un eventuale dissesto.

Per questi motivi confido nelle valutazioni obiettive che gli elettori faranno in merito a questo mio prioritario impegno programmatico.

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