Capaccio, Angelo Quaglia: il centro destra torni ai simboli

L'appello di Quaglia

Di Redazione Infocilento

Con una nota stampa, di seguito pubblicata, Angelo Quaglia lancia un appello al centro destro affinché torni ai simboli.

In questi giorni, in attesa della partenza della campagna elettorale, non si sente altro che parlare di rinnovamento. I vecchi politici devono essere rottamati, è l’espressione più gentile verso coloro che negli ultimi anni sono stati candidati. “Tutti ladri”, la definizione più ricorrente, dispregiativa, di un elettorato che non crede più a niente e nessuno. Sembra quasi che l’immobilismo del nostro paese sia stato causato esclusivamente dalle ruberie dei politici passati. Per carità, dei ladruncoli ci sono stati, ma gettare l’acqua sporca insieme al bambino, è un po’ troppo ingeneroso. Essere vecchio politicamente non significa per forza essere ladro o corrotto. Capisco la necessità di rinvigorire la politica con nuovi entusiasmi e forze fresche ma il rinnovamento non s’inventa, si costruisce e si accompagna. Da solo e all’improvviso, non sarebbe in grado di reggere le scelte difficili che ci attendono. Il NUOVO, non si costruisce con liste civiche personali e improvvisate, poco credibili e inventate da mestieranti della politica che le usano come merce da vendere al sindaco vincente per ricattarlo in cambio di prebende. Una nuova classe dirigente, selezionata e capace può crescere soltanto dando ai partiti il ruolo di selezione e formazione amministrativa. Continuare a dire cacciamo i vecchi e mettiamo i nuovi, è soltanto fuggire dalla realtà difficile in cui si trova il nostro paese. Enzo Sica e il centrodestra, facciano rinascere la politica, diano l’esempio e abbiano il coraggio d’invertire la rotta. Solo la politica può sconfiggere il personalismo e il qualunquismo becero imperante nel nostro comune.

Condividi questo articolo
Exit mobile version