Presso la sala Consiliare del comune di Istok in Kosovo, è stato svolto un corso di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) incentrato sulle manovre e le tecniche di primo soccorso da praticare su soggetti colpiti da arresto cardiaco mediante l’impiego di defibrillatore automatico, a favore di 36 insegnanti provenienti da 11 scuole di ogni ordine e grado della municipalità.
Il corso si inquadra nelle attività di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) condotte dal Multinational Battle Group – West (MNBG-W), attualmente a guida 8° Reggimento artiglieria terrestre “Pasubio” di Persano (SA), per promuovere e consolidare la collaborazione tra le forze KFOR e le istituzioni locali al fine di supportarle o di renderle autonome nello svolgimento delle proprie finalità.
Nel caso specifico il progetto è stato realizzato a “costo zero” avvalendosi delle capacità “dual use” delle Forze Armate attraverso l’impiego, quali istruttori, di personale sanitario qualificato del contingente italiano inquadrato nel MNBG-W della Missione in Kosovo in collaborazione con la Croce Rossa della municipalità di Istok.
Al progetto in questione hanno aderito insegnanti di etnia albanese della municipalità di Istok ma anche alcuni insegnanti delle scuole del villaggio di etnia serba di Osojane. Tale non meno importante obiettivo è stato raggiunto attraverso diversi meeting condotti dai militari che operano nel campo CIMIC con i rappresentanti delle istituzioni kosovare – albanesi e con quelli della minoranza etnica serba della municipalità in questione. Nel pieno rispetto del mandato della Risoluzione n° 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU i militari della Missione in Kosovo KFOR operano in maniera imparziale a favore di tutta la popolazione del paese balcanico promuovendo il dialogo e l’integrazione tra le diverse etnie presenti.
Il corso è stato articolato, secondo un protocollo standard, in una prima fase teorica con lezioni frontali seguita da una fase pratica attraverso esercitazioni di applicazione delle tecniche acquisite nonché di impiego del defibrillatore su manichini didattici adulto/infantili, etc…
Al termine del corso sono stati consegnati degli attestati di partecipazione agli insegnanti intervenuti.
Il progetto realizzato rientra in una più ampia campagna di sensibilizzazione sul tema della diffusione e dell’utilizzo dei defibrillatori, condotta dalle istituzioni kosovare, volta all’incremento del numero di dispositivi salvavita nei luoghi pubblici e del numero di persone in grado di utilizzarli. I militari italiani della Missione in Kosovo hanno colto favorevolmente l’appello a sostenere la campagna fornendo la disponibilità a impiantare ulteriori corsi di formazione come quello svolto.
Il Multinational Battle Group West (MNBG-W – Gruppo Tattico Multinazionale – Ovest) è la pedina operativa Multinazionale a disposizione del Comandante di KFOR, il Generale di Divisione italiano Lorenzo D’Addario, nell’area ovest del Kosovo con il compito di concorrere alla stabilità, alla sicurezza e alla libertà di movimento di tutti gli abitanti. Il MNBG-W è dislocato a Pec/Peja nella base denominata “Camp Villaggio Italia” e comprende, tra i propri ranghi, anche militari di Slovenia, Austria e Moldavia. Dal 12 dicembre 2018 la guida delMNBG-W è affidata all’8° Reggimento artiglieria terrestre “Pasubio” di Persano comandato dal Colonnello Gianfranco Di Marco. CIMIC è l’acronimo che indica la Civil Military Cooperation, una funzione operativa che presiede all’interazione tra le forze militari e le componenti civili presenti nelle aree di crisi. Oggi giorno, la cooperazione con la componente civile presente nelle aree di crisi è indispensabile per il compimento della missione.
Tra i diversi compiti assolti dalle Forze Armate nelle Missioni Internazionali vi è anche quello di promuovere il “Capacity Building”, ovvero il processo di implementazione o di rafforzamento delle potenzialità in campo militare, istituzionale, economico, manageriale, attraverso apporti esterni o attraverso l’utilizzo di capacità già esistenti. In tale quadro l’impiego combinato di tecnologie all’avanguardia e di determinate “professionalità” militari spesso consente di realizzare, secondo il principio del “dual use”, attività e progetti non solo in campo militare, come l’addestramento di Forze Armate e di Polizia, ma anche in campo civile.