AGROPOLI. Rinviata la visita del commissario Asl Salerno Mario Iervolino. Il dirigente dell’azienda sanitaria sarebbe dovuto giungere ad Agropoli per illustrare le novità per l’ospedale civile, alla luce del nuovo piano ospedaliero.
Le polemiche
Il suo arrivo era stato preceduto da polemiche. Il piano varato dalla Regione Campania, infatti, non aveva portato al potenziamento sperato per il presidio ospedaliero e molti cittadini si erano detti pronti a manifestare la loro contrarietà al provvedimento. Anche la politica si era divisa: il consigliere delegato alla sanità, Emidio Cianciola, era apparso rassegnato; più combattive le minoranze e il vicesindaco Elvira Serra che aveva invitato anche i sindaci del comprensorio e gli altri politici eletti ad Agropoli a partecipare all’incontro per far sentire la loro voce. A giudicare inutile la visita di un commissario Asl in scadenza di mandato, invece, era stato il presidente del comitato pro ospedale Giovanni Basile (leggi qui). Il sindaco Adamo Coppola, invece, l’unico apparso ottimista, ha ora ottenuto il rinvio dell’incontro. Sarà possibile, così, esaminare in maniera più dettagliata il piano ospedaliero e fare ulteriori valutazioni nell’incontro con il commissario Mario Iervolino. “Il tempo delle attese è finito – sottolinea il sindaco – i cittadini, come è giusto che sia, vogliono risposte, che come Istituzioni abbiamo il dovere di dare. Dobbiamo avviare un percorso chiaro per portare, nel tempo, Agropoli a rientrare nella rete dell’emergenza-urgenza. Ripristiniamo il diritto alla salute – conclude – in un territorio in cui i cittadini non possono e non devono considerarsi di serie b”.
Il piano ospedaliero
Per Agropoli è previsto un presidio collegato all’ospedale di Vallo della Lucania, con servizi di diagnostica attivi sono nelle ore diurne e 20 posti letto di medicina generale. La struttura resta comunque fuori dalla rete dell’emergenza. Su queste previsioni il sindaco Coppola ha scritto una missiva facendosi portavoce delle istanze dei cittadini. Intanto sarà presto convocato un consiglio comunale monotematico sulla questione.
Le richieste di Potere al Popolo
Sul caso è intervenuto anche Potere al Popolo Cilento che boccia senza mezzi termini il piano regionale: “non è altro che è la naturale conseguenza della politica dei tagli apportati dallo Stato al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel periodo 2009 – 2017, portati avanti dal Governo Monti (votato dall’intero arco parlamentare compresa la LEGA di Salvini) e avallati da tutti i governi successivi: tagli quantificati in ben 14 miliardi di euro. A cui si devono aggiungere i 19 miliardi di euro di mancati trasferimenti dallo Stato alle Regioni con effetti disastrosi soprattutto sul Meridione. “Potere al Popolo Cilento si dissocia totalmente da questo pericoloso paradigma” e poi annuncia: “Chiediamo che all’Ospedale Civile di Agropoli venga restituita la funzione di Presidio Ospedaliero di Base con Pronto Soccorso e le UU.OO. di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ortopedia, Rianimazione e annessi servizi h 24 di Radiologia, Laboratorio ed Emoteca. Solo così si potrà restituire un vero diritto alla salute al popolo del Cilento!”