Roscigno, associazione sfrattata: è polemica

Consigliere di minoranza, Lucia Clemente accusa l'amministrazione comunale

Di Katiuscia Stio

ROSCIGNO. IL sindaco Pino Palmieri invita e diffida la presidente dell’ associazione Le Roscignole, nonché consigliera di minoranza, Lucia Clemente “ entro 15 giorni, a voler liberare l’immobile attualmente in uso da oggetti personali e conseguente restituzione delle chiavi”. Lo sfratto si riferisce ad un immobile di proprietà della famiglia Clemente, sita in Roscigno Vecchia, donata al comune e riutilizzata come sede dell’associazione culturale.

«La cattiveria, la vigliaccheria, la vendetta e i più biechi sentimenti che si possano annidare nell’animo umano hanno toccato il fondo. – dichiara la consigliera Clemente- Durante i miei settant’anni ne sono passate di Amministrazioni comunali e nessuna, dico nessuna, ha creato tanto malessere e divisione all’interno della comunità e dello stesso consiglio comunale come quella attuale. Ho assistito a tante diatribe nel corso degli anni ma nessuno dei Sindaci si è accanito con tanto astio e sete di vendetta nei riguardi di chi ha lavorato per il bene della comunità. Il mio risentimento non è rivolto verso chi è capace di tutto e di più, che va perdonato per i limiti umani che manifesta, ma verso coloro che dovrebbero difendere gli interessi comuni e ignavi non hanno il coraggio di dissentire assoggettandosi all’ipse dixit. Questa è una mera persecuzione nei confronti di una persona che, in qualità di consigliera di minoranza, osa dissentire».

«In riferimento alla pregressa corrispondenza riguardante la definizione di titoli e le ragioni del possesso degli immobili di proprietà comunale (…) non vi è riscontro di verbali e o atti relativi alla fruibilità del bene in oggetto» è la motivazione del sindaco Palmieri nella richiesta di riconsegna delle chiavi.

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