La giornata numero ventidue di Promozione, dopo i corposi anticipi del sabato, proponeva nel girone D lo scontro, disputato con start alle ore15.00 al “Mario Vecchio” di Capaccio, tra la Calpazio, a quattro punti dalla zona play-off, dopo le gare del sabato, ed il Picciola, che segue a sei lunghezze gli avversari di giornata.
Gli ospiti, dopo una prima fase prima di emozioni, passano in vantaggio al quattordicesimo, grazie ad un contropiede fulmineo, con Jatta, che deposita in porta la corta respinta di Venosi, bravo a deviare pochi secondi prima la battuta a rete di Testardi. Gli ospiti si fanno vivi al diciottesimo con Zottoli, che dai venticinque metri spara però alle stelle, mentre, al minuto ventitré, è bravo Venosi a bloccare una punizione calciata dal settore destro. La risposta della Calpazio è tenera ed affidata in modo prevalente ai calci piazzati, Voza, tecnico dei capaccesi, inserisce Moscatello e Carfagno, nel tentativo di dare una scossa ai suoi. Della Monica al trentasettesimo impegna ancora Venosi, attento a bloccare un pallone insidioso. Prima di rientrare negli spogliatoi Venosi è costretto a tornare protagonista deviando il destro di Jallow, mentre sul proseguimento dell’azione Trezza spedisce al lato. La Calpazio termina il primo tempo in dieci, per l’espulsione rifilata ad Ariete che al quarantacinquesimo si becca il secondo giallo per proteste.
La ripresa vede subito la Calpazio pericolosa: al quarto Bencardino conclude di un metro abbondante alla destra di D’Andrea, estremo difensore degli ospiti. Dopo un buon inizio la gara torna su ritmi più blandi e tattici che non premia lo spettacolo in campo. Il Picciola ci prova in prevalenza su contropiede senza sfruttare la superiorità numerica, al ventesimo Santucci arriva con un attimo di ritardo su un traversone proveniente dalla destra, concedendo a D’Andrea una comoda uscita. Al ventidue di gioco Zottoli strozza troppo il suo destro che si perde sopra la traversa, Veementi le proteste capaccesi al venticinquesimo per un presunto fallo di mano in area di rigore, il signor Lizza non è dello stesso avviso e lascia correre. Dopo una fase di stasi arriva il rigore in favore della Calpazio, un traversone di Bencardino vede interrotta la sua corsa sul braccio di un avversario. Al trentacinquesimo De Simone si presenta sul dischetto e spiazza D’Andrea per l’uno ad uno. Cartone al quarantunesimo spreca l’opportunità di portare avanti, nuovamente, il Picciola: la sua punizione, calciata in maniera potente, dai sedici metri termina un metro e mezzo alta sulla trasversale. Al minuto ottantaquattro arriva, dopo quella del punteggio, anche la parità numerica visto che Barra si becca il secondo giallo per proteste. Nel finale le squadre si allungano ma non succede più nulla: Calpazio e Picciola pareggiano cosi per uno ad uno.