In municipio e all’Università esposta bandiera francese: associazione cilentana valuta esposto

"Levare da un Comune e da un'Università la bandiera italiana per mettere quella di un altro Stato costituisce grave ipotesi di reato"

Di Redazione Infocilento

“Levare da un Comune e da un’Università la bandiera italiana per mettere quella di un altro Stato costituisce grave ipotesi di reato”. Lo dice l’avvocato cilentano Giuseppe Russo che con l’associazione “Noi Consumatori” di Castellabate sta valutando se presentare un esposto per quanto accaduto a Cuneo e Torino.

I fatti

Lo scontro diplomatico tra Italia e Francia è in atto e c’è chi, come il primo cittadino di Cuneo, Federico Borgna (Pd) ha deciso di mostrare la propria solidarietà ai transalpini esponendo la bandiera francese sul balcone del Municipio. Stesso episodio è poi accaduto all’Università di Torino. Il tricolore rosso-bianco e blu è durato un giorno, poi è arrivata la rimozione. Il caso non ha mancato di destare polemiche a livello nazionale.

Il primo cittadino cuneese si è difeso precisando: “Siamo un territorio unico e omogeneo. Cuneo e Nizza sono gemellate da 55 anni ed è una fratellanza vera: il nostro mare è quello nizzardo, le loro montagne sono quelle cuneesi”. Tutt’altro che pentito il rettore dell’Università torinese, Gianmaria Ajani: “Vorrei vederne mille alle finestre”, ha detto.

Seppur non direttamente coinvolta, l’associazione Noi Consumatori è pronta ad inserirsi nella vicenda. L’avvocato Giuseppe Russo, dopo aver definito “vergognosi” questi gesti annuncia che l’associazione sta valutando se presentare denuncia per vilipendio alla bandiera. “La locuzione vilipendio alla bandiera si riferisce a vari atti oltraggiosi commessi nei confronti del primo emblema di uno Stato: la bandiera nazionale”, dice Russo. Di qui l’annuncio: “esamineremo se ciò che è accaduto costituisce ipotesi di reato. Preso atto di ciò depositeremo analitico esposto”.

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