Ospedale Agropoli: arriva il commissario Asl Iervolino, la città si mobilita

"Bisogna essere uniti e lottare affinché l'ospedale di Agropoli riprenda a funzionare e soprattutto riprenda a salvare le vite"

Di Angela Bonora

Agropoli è pronta a mobilitarsi per il proprio ospedale. E’ quanto è emerso ieri nel corso della seduta della commissione consiliare sanità convocata dal presidente Emidio Cianciola. Componenti di maggioranza e opposizione hanno condiviso in maniera unanime la necessità di far sentire la voce del territorio contro un piano ospedaliero che ancora una volta mortifica Agropoli.

Il piano ospedaliero

Le nuove disposizioni non hanno portato al tanto atteso potenziamento che ci si aspettava. L’ospedale civile sarà una costola del “San Luca” di Vallo e manterrà attivo un pronto soccorso (ma fuori dalla rete dell’emergenza) con 20 posti letto di medicina generale. Ciò, “attesa la collocazione in zona turistica ed è difficilmente raggiungibile”, si legge nel piano ospedaliero. Talune prestazioni saranno comunque limitate: 12 ore al giorno e dal lunedì al venerdì. L’unica novità riguarda dei servizi di lunga degenza che da Vallo della Lucania saranno trasferiti ad Agropoli, almeno per un anno. Un periodo di prova durante il quale il personale medico sarà pagato sotto forma di straordinario e quindi con un costo raddoppiato rispetto a quello normalmente previsto.

La visita del commissario Mario Iervolino

Tutte le perplessità emerse durante la seduta della commissione sanità saranno esposte il prossimo 15 febbraio, alle ore 11:30, al commissario Asl Mario Iervolino che visiterà il presidio ospedaliero di Agropoli per comunicare le novità del piano ospedaliero.

In quell’occasione, unanimemente, i componenti della commissione sanità hanno chiesto una mobilitazione alla cittadinanza affinché faccia sentire il proprio dissenso verso un piano ospedaliero che di fatto non garantisce il tanto atteso potenziamento promesso e richiesto. Maggioranza e opposizione sono unite e indicano quale esempio da seguire quello di Sapri. Qui, nei mesi scorsi, la popolazione ha lottato con tutte le proprie forze per evitare tagli all’ospedale, insieme ai sindaci dei Comuni del comprensorio. “Bisogna essere uniti e lottare affinché l’ospedale di Agropoli riprenda a funzionare e soprattutto riprenda a salvare le vite”, ha detto il vicesindaco Elvira Serra.

Condividi questo articolo
Exit mobile version