È Ivan Tornese il cilentano che si è aggiudicato, in ex aequo con un altro partecipante, il premio “Pinella Bisogno”, nato in memoria di una donna che ha investito le sue forze in molteplici campi, da quello archeologico e storiografico sino a quello, più delicato, dei diritti umani e del volontariato.
Il premio, secondo le intenzioni dei famigliari che lo hanno istituito, vuole rappresentare un “simbolico passaggio ideale di una testimonianza di vita a chi segue le strade da lei percorse”: un riconoscimento importante, dunque, sia per i giovani studiosi di archeologia, storiografia o progettazione museale, sia per quelli impegnati in progetti di solidarietà.
La cerimonia, avvenuta il 2 febbraio presso il Salone di Rappresentanza Palazzo di Città, a Cava de’ Tirreni, ha premiato il progetto del giovane agropolese intitolato “Metaponto, Poseidonia e la cd. koiné achea: analogie strutturali?”; il lavoro è incentrato sullo studio comparato delle due poleis – Metaponto e Poseidonia – e delle altre città del mondo acheo coloniale – Crotone, Caulonia, Sibari – per comprendere se si possa parlare di analogie strutturali (una questione che ha inciso, in passato, sui metodi di approccio e di studio ai contesti urbani e territoriali), o se non si debba sottolineare, piuttosto, le peculiarità ambientali, storiche e archeologiche dei singoli siti.
Ivan Tornese, vincitore del premio, è di Agropoliденьги в займы по паспорту на карту, laureato in Archeologica greca e Urbanistica antica all’ Università degli studi di Salerno; già borsista presso la “Scuola Normale Superiore” di Pisa, è attualmente impegnato in borsa in un progetto del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Unisa, in collaborazione con il DI per la creazione di una app per la fruizione del sito archeologico di Paestum.