Commissariare il Piano di Zona S8. A chiederlo, questa volta, è Luigi Maurano, consigliere comunale di Castellabate. La richiesta è stata inviata attraverso una missiva, al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Questo il testo della missiva.
Presidente, mi rivolgo a Lei, quale Governatore della Regione Campania, per porre fine ad un’agonia politico-gestionale senza precedenti, al limite dell’umana pazienza. Sto parlando delle politiche sociali del Piano di Zona S8 (Comune Capofila Vallo della Lucania). Avrà sicuramente saputo che gli assistenti sociali dell’Ambito S8 nonché parte del personale del Piano di Zona non percepiscono stipendio da mesi ormai. Avrà sicuramente letto che pure le cooperative sociali, quelle che dovrebbero erogare i servizi per conto dell’Ambito S8, non vengono pagate da tempo immemore. Avrà sicuramente sentito che il Piano di Zona S8 giustifica tali ritardi di pagamento, i quali si ripercuotono ineluttabilmente sui servizi sociali erogati, con le inadempienze dei Comuni che non versano con puntualità la propria quota annuale o altri pagamenti. Quest’ultima situazione è sicuramente una concausa importante. E posso affermarlo con piena cognizione visto che in qualità di Consigliere Comunale di Castellabate da più di due anni segnalo il mancato passaggio di cassa tra il Comune di Castellabate (ex Comune Capofila dell’ex Piano di Zona S7) e il Comune di Vallo della Lucania (Comune Capofila del nuovo Piano di Zona S8). Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro che dal 2013 (anno del passaggio tra i due Ambiti) vengono sottratti alle fasce più deboli, nel silenzio e con la complicità di tutti. Su tali questioni, quindi, sarà sicuramente informato visti i tanti articoli di giornale e i tanti servizi delle tv locali. Quello che però non si dice con la giusta efficacia è che questa incapacità gestionale del Piano di Zona S8 e questi ritardi immorali e ingiustificati dei Comuni ricadono, sciaguratamente, sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, disabili, minori, famiglie in difficoltà. Ogni giorno sul territorio tocchiamo con mano l’assenza dei servizi sociali: dalla mancata assistenza agli anziani e ai disabili fino all’incapacità di garantire un aiuto minimo a chi vive in condizioni di estrema povertà. Eppure la Regione ha investito in questi settori. L’esempio calzante, puntuale e forse esemplificativo di quanto finora detto è il caso del progetto denominato “VITA INDIPENDENTE”. Considerato dalla stessa Regione <>. Un aiuto economico mensile per le famiglie che hanno un disabile in casa. Un sostegno pensato per far fronte alle spese per l’assistenza domiciliare. Ebbene Le voglio segnalare che il Piano di Zona S8, dopo aver fatto aderire molte famiglie a questo progetto e dopo aver pagato solo i primi mesi, ha completamente abbandonato queste persone. Se qualcuno chiama al Piano di Zona S8 per sapere quando arrivano questi benedetti soldi la risposta è sempre la stessa: non ci sono fondi. Eppure la Regione ha investito in questo progetto. I disabili dell’intero territorio oltre il danno (mancato pagamento mensile previsto) devono sopportare anche la beffa. Infatti, avendo stipulato un regolare contratto per assumere le badanti, ora devono versare ogni mese i relativi contributi, pur non avendo il supporto previsto dal progetto “Vita Indipendente”. Per tale ragioni Le chiedo in maniera sincera e scevra da qualsiasi intendo di strumentalizzazione politica di commissariare le politiche sociali del Piano di Zona S8 e ridare così un’organizzazione adeguata e umana ad un settore ormai allo sbando. Nel porgere i miei saluti Le riporto le parole di un utente di questi servizi e precisamente del progetto “Vita Indipendente”. Parole che mi hanno colpito profondamente e che rappresentano la sintesi amara ma perfetta dell’intera vicenda:<< Non vedo l’ora che finisca questo progetto perché invece di aiutarmi mi sta rovinando. Non ce la faccio più >>.