Danno erariale per le Asl campane, l’accusa della Procura della Corte dei Conti

Le indagini hanno permesso di accertare un maggiore esborso da parte di varie aziende sanitarie della Campania, di somme pari a 4.881.378 euro a seguito del mancato conseguimento della riduzione di spesa di competenza rispetto agli obiettivi stabiliti dal legislatore per attuare la cosiddetta spending review.

Di Comunicato Stampa

La Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Campania della Corte dei Conti, retta dal procuratore regionale Michele Oricchio, ha depositato dodici citazioni nei confronti di dirigenti delle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie campane ritenuti responsabili di un consistente danno erariale. Le indagini hanno permesso di accertare un maggiore esborso da parte di varie aziende sanitarie della Campania, di somme pari a 4.881.378 euro a seguito del mancato conseguimento della riduzione di spesa di competenza rispetto agli obiettivi stabiliti dal legislatore per attuare la cosiddetta spending review.

Le attività investigative, condotte dal magistrato assegnatario viceprocuratore generale Francesco Vitiello, avviate a seguito della rilevazione di alcune spese anomale presenti nei bilanci della Regione, hanno consentito di rilevare che nonostante l’esistenza di un cogente obbligo di riduzione del 5 percento della spesa, al fine di razionalizzare le risorse in ambito sanitario e conseguire una riduzione dei costi per acquisto di beni e servizi, le strutture pubbliche sottoposte a controllo non hanno provveduto ad adempiere puntualmente a tale incombenza, producendo in tal modo un ingiustificato e illegittimo aggravio di spesa per le casse dell’ente regionale pari quasi a 5.000.000 di euro. Il mancato rispetto di tale obbligo, normativamente introdotto sin dall’anno 2012, è stato rilevato a seguito di complesse indagini, delegare ai finanzieri della Compagnia di Nola, i quali hanno analizzato i bilanci di 12 strutture pubbliche campane, riscontrando che le stesse non avevano rispettato i vincoli imposti in tema di riduzione della spesa.

Sono state sottoposte al vaglio della guardia di finanza delegata alla Procura contabile, la maggior parte delle strutture sanitarie pubbliche regionali, nello specifico: Asl Avellino, Asl Benevento, Asl Caserta, Asl Napoli 2 Nord, Asl napoli 3 Sud, Asl Salerno, Azienda ospedaliera dei Colli, Azienda ospedaliero-universitaria seconda università Luigi Vanvitelli (ex Sun), l’Irccs Pascale, Azienda ospedaliera “Moscati”, Azienda ospedaliera “Rummo”, Azienda ospedaliera “Ruggi di Salerno”. Nel corso degli accertamenti è stata ricostruita l’intera proceduta amministrativo-contabile adottata dalla Regione e dalle singole direzioni sanitarie e ospedaliere per giungere alla riduzione delle spese di competenza rilevandosi la colposa insufficienza dell’attività posta in essere a tale fine che ha subito significativi incrementi solo dopo l’avvio delle attività istruttorie della Procura contabile. Le citazioni, in particolare, coinvolgono i direttori generali, direttori sanitari, direttori amministrativi, nonché i referenti responsabili dell’attuazione del D.L. 95/12, individuati ratione temporis, per il danno erariale ad oggi consumato.

Condividi questo articolo
Exit mobile version