ROSCIGNO. Le comunità montane del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, unite, chiedono alla Regione Campania una seconda Asl in Provincia di Salerno (leggi qui). Una proposta che divide. Se da un lato c’è chi sottolinea che l’Asl unica salernitana inevitabilmente mette in secondo piano l’area sud del territorio, dall’altro c’è chi ritiene inutile lo sdoppiamento dell’azienda. Tra i sostenitori di questa seconda ipotesi c’è Pino Palmieri, sindaco di Roscigno.
“Si chiede di aprire una nuova Asl per i comuni del Parco. Non sarebbe meglio potenziare gli ospedali presenti sul nostro territorio ed evitare un ulteriore poltronificio?”, si chiede il primo cittadino. “Ci sarà un motivo perché la sanità campana è stata commissariata da anni”, aggiunge. Palmieri lancia poi dei sospetti sull’iniziativa: “Il tempismo della proposta la dice lunga… Tra un anno si vota per le regionali”, evidenzia.
Secondo Palmieri, dunque, la mossa è più politica che legata alla volontà di tutelare il territorio. “Sono convinto che la proposta nasce dal direttivo del PD e poi ratificata ai presidenti delle Comunità Montane, tesserati del partito”.
Anche i cittadini si dividono sull’ipotesi di una seconda Asl in Provincia di Salerno, in molti rievocano le accuse di “vallocentrismo” che emergevano con forza quando era attiva l’Asl Salerno3 di Vallo della Lucania e non credono che la sua rinascita possa realmente tutelare l’intero territorio. “Rischierebbe di essere soltanto un modo per continuare a mettere in atto una politica clientelare”, dice un cittadino di Agropoli.