Dopo qualche mese, sono ritornato nella stanza segreta che ritrovai, nel 2011, in un settecentesco Palazzo del Borgo Antico di Agropoli. La stanza, sconosciuta ai proprietari, da decenni era nascosta ed inaccessibile, in quanto una grossa cristalliera nascondeva la porta del modesto, ma prezioso locale.
Essa tuttora custodisce un archivio con libri e documenti storici di Agropoli e del Cilento. Aprendo uno dei numerosi libri catalogati nella Biblioteca, mi sono imbattuto in una lettera che contiene notizie sul nostro amato San Francesco d’Assisi in visita ad Agropoli nel 1222 (1).
Breve cronistoria.
Nei primi giorni del 1222, San Francesco d’Assisi intraprese il suo viaggio nell’Italia Meridionale e giunse ad Agropoli in Primavera.
Una delle più antiche pubblicazioni che ci testimoniano la presenza del Santo ad Agropoli è ”Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi” di Padre Candido Chalippe Recolletto, pubblicato nel 1728. Nel libro quarto si legge:“(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”. A pagina 216 è riportata la notizia che: “(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza dei loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva(…)”.
Nel 1899, Carmine Troisi, Sindaco di Agropoli dal 15 Ottobre 1897 al 27 luglio 1902, in ricordo di tale evento, eresse una Croce in ferro sullo Scoglio.
Il 26 settembre del 1956, nel giorno e mese di nascita di San Francesco (26 settembre 1182), su iniziativa dello storico Michele Rinella ed offerte da Franco Perrone, agropolese emigrato in USA, furono poste sul Sacro Scoglio una grande croce di cemento ed una lapide di marmo. Opere realizzate dal signor Domenico Milite e trasportate, via mare, da Giulio Sabino e da un suo amico muratore.
Sulla Lapide furono incise le seguenti parole:
“Da questo scoglio, sacro pulpito di fortuna, alla presenza di un popolo incredulo, nella primavera del 1222, S.Francesco d’Assisi parlò ai pesci. Dagli <Annales Minorum> ad anno 1222. Devoto omaggio di Franco Perrone, settembre 1956”. Successivamente la Croce, a causa delle mareggiate, fu sostituita ed issata più volte sullo scoglio. Della Lapide si sono perse le tracce.
Domenica 7 Ottobre 1956, alle ore 16.00, si svolse una cerimonia religiosa sul Santo Scoglio per la benedizione della Croce e della Lapide. Affluirono numerosi fedeli da tutto il Cilento, accolti da Mons.Francesco Marrocco, della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, e da Mons.Carmelo Merola, della Parrocchia Madonna delle Grazie. Inoltre erano presenti Padre Sinforiano, del Convento di Copersito Cilento, ed il Priore del Convento di Pollica, Padre Giovanni Siviglia accompagnato da Padre Floro di Zenzo. Monsignor Francesco Marrocco impartì la Santa Benedizione alla Croce e alla Lapide.
Veniamo alla nostra lettera, essa fu inviata alla Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, da frate Lorenzo Berardini, Padre Superiore dei Frati Minori della Basilica di San Francesco d’Assisi. Egli era stato invitato ad Agropoli per presenziare alla cerimonia, ma per impegni legati alle celebrazioni francescane, non era intervenuto. Aveva inviato un sentito messaggio augurale, che fu letto da Monsignor Francesco Marrocco. La lettera riveste una notevole importanza storica, giacché essa contiene la certificazione, fatta da uno dei massimi esponenti del francescanesimo italiano, della presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli nel 1222.
In grassetto i passaggi fondamentali:
“Nel giorno solenne in cui, o San Francesco d’Assisi, alla presenza delle autorità e del popolo festante si benedice nel nome della Santissima Trinità la grande Croce e si inaugura la lapide che commemora il pulpito provvisorio da Te scelto, o primario Patrono d’Italia, per predicare alla popolazione di Agropoli nel lontano secolo XIII:
-volgi uno sguardo di particolare benevolenza su questa terra, che già ebbe la fortuna di vederti ed ascoltarti, e fa che sia sempre degna delle divine benedizioni;
-ascolta le nostre speranze ed i nostri voti, le nostre ansie ed i nostri propositi, e fa che ognuno di noi possa e voglia seguirti nell’imitazione fedele di Cristo Signore;
-ripetici la tua parola di condanna della ingiustizia e dell’odio, di esaltazione del perdono e della bontà, e accendi nei nostri cuori un desiderio sincero di pace e di bene, nel quale è perfetta letizia;
-aiutaci ad amare santamente tutte le creature di Dio e fare della nostra vita una continuazione del tuo apostolato sublime.
Ed ora innalza su di noi la tua scarna mano contrassegnata dal rosso sigillo di Cristo e ripeti su ciascuno di noi la Benedizione che dicesti al tuo discepolo Leone:
< Il Signore ti Benedica e ti custodisca; volti la sua faccia verso di te e ti dia pace! Il Signore ti dia la sua Santa Benedizione! >”.
Progetto di recupero, riqualificazione e valorizzazione dei luoghi santi di San Francesco
Con la lettera di frate Lorenzo Berardini, Padre Superiore dei Frati Minori della Basilica di San Francesco d’Assisi, abbiamo aggiunto un altro importante tassello storico alla conferma della presenza di San Francesco nel 1222. In conclusione, consentitemi di sottolineare la necessità per la comunità agropolese di mobilitarsi nel promuovere, in sinergia con le autorità religiose e politiche locali, un progetto di recupero, di riqualificazione e di valorizzazione dell’intera area dove San Francesco compì il “Miracolo dei Pesci” e fondò un suo Convento. Questi Santi Luoghi, che hanno visto la presenza fisica, non virtuale, di San Francesco d’Assisi e di San Daniele da Fasanella, rappresentano per noi agropolesi un inestimabile valore storico-religioso che, fino ad oggi, ci è sfuggito e che non abbiamo saputo sviluppare. Credo che un serio, concreto e condiviso progetto storico-religioso possa, non solo contribuire ad arricchire moralmente e materialmente il nostro bagaglio culturale, ma anche creare un’ottima occasione per attrarre quel Turismo Religioso desideroso di conoscere i veri luoghi Santi del nostro Cilento. Chiudo con le parole che pronunciò Padre Floro di Zenzo, del Convento di Pollica, nel suo sermone:“…Agropoli ha ora un nuovo centro d’attrazione, che dovrà sempre valorizzare e potenziare nei secoli: il Sacro Scoglio di San Francesco d’Assisi”.
(1) Per chi fosse interessato ad approfondire le notizie sulla presenza del Santo ad Agropoli, vi riporto agli articoli che ho pubblicato dal 2015, sul portale web di informazione Infocilento:
“Gli Ultimi Misteri: San Francesco d’Assisi ad Agropoli; San Daniele Fasanella incontra San Francesco d’Assisi ad Agropoli”.Ernesto Apicella, 23 marzo 2015;
“Un avvenimento di grande portata storica… la presenza di San Francesco ad Agropoli nel XIII secolo”. Ernesto Apicella, 3 ottobre 2016;
“Agropoli… il Vecchio ed il Convento di San Francesco. Un’eccezionale testimonianza del 1914”. Ernesto Apicella, 3 ottobre 2017;
“Agropoli: San Francesco d’Assisi, lo Scoglio e la Croce. Issiamo sullo Scoglio un Tau di legno di ulivo, il segno Spirituale più caro a San Francesco”. Ernesto Apicella, 16 febbraio 018;
“Anno Domini 1219. San Daniele Fasanella incontra San Francesco d’Assisi ad Agropoli”. Ernesto Apicella, 5 maggio 2018;
“San Francesco ad Agropoli…l’ultimo Mistero. Ritrovato un affresco del XVIII secolo”. Ernesto Apicella, 3 ottobre 2018;
“Oggi si venera S. Daniele Fasanella da Belvedere. Storico il suo incontro avvenuto ad Agropoli nel 1219 con San Francesco d’Assisi”. Ernesto Apicella, 10 ottobre 2018;
Nel 2019 ad Agropoli il “Presepe Vivente con San Francesco d’Assisi e San Daniele Fasanella. La proposta di Ernesto Apicella”. 26 dicembre 2018;
“Qual era il vero volto di San Francesco quando venne ad Agropoli”. Ernesto Apicella, 11 gennaio 2019;