Oggi, a Napoli, presso la sala Assoli di Casa del Contemporaneo, si è tenuta la prima Assemblea congressuale in Campania di CulTurMedia, Settore di Legacoop che associa le imprese cooperative della Cultura, del Turismo e della Comunicazione, in vista dell’appuntamento nazionale di Genova previsto per il prossimo 7 e 8 febbraio. Alla luce della complessità della crisi economica e di valori in atto, CulTurMedia promuove un nuovo paradigma culturale in cui la solidarietà, la mutualità e la democrazia rappresentano i cardini di una nuova economia che mette al centro le persone e i territori. Tema centrale dell’incontro è stata la Cooperazione e la rigenerazione culturale: luoghi aperti dell’innovazione economica e sociale, come sfida per promuovere processi di partecipazione e di co-progettazione di modelli integrati di sviluppo territoriale, in una nuova ottica di collaborazione tra pubblico e privato.
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, intervenuto in rappresentanza del Presidente De Luca, ha sottolineato che questa Amministrazione ha dedicato una particolare attenzione alle “Aree interne”. Infatti nell’ambito del P.O.R. Campania 2014 -2020 sono state individuate 4 aree: Alta Irpinia, CilentoInterno, Tammaro-Titerno e Vallo di Diano per le quali sono state stanziante importanti risorse finanziarie. “In questo scenario di crisi di spopolamento e di impoverimento delle Aree Interne – ha dichiarato l’Assessore Marchiello – può diventare strategica la diffusione delle Cooperative di Comunità, per favorire il protagonismo dei cittadini nella gestione di servizi e nella valorizzazione e rigenerazione dei territori in ossequio al principio di sussidiarietà regolato dall’articolo 118 della Costituzione italiana il quale prevede che Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”.
Il documento congressuale ha evidenziato, tra l’altro, che la sfida della rigenerazione urbana, culturale e sociale dei beni comuni non è più procrastinabile e la presenza in Campania di numerosi beni abbandonati, inutilizzati, sottoutilizzati apre la possibilità di sviluppare percorsi inediti e innovativi. In particolare, la rigenerazione di un bene inutilizzato crea un ecosistema favorevole in cui è possibile rafforzare la solidarietà e la cooperazione, sviluppando progetti insieme alla comunità. In questa logica CulTurMedia e Legacoop si propongono di continuare a creare condizioni favorevoli per la costruzione di connessioni tra le cooperative che intendono intraprendere percorsi di messa in rete di competenze e idee. Risulta di particolare interesse l’idea di utilizzare lo strumento delle cooperative di comunità per dare impulso a progetti culturali che hanno come obiettivo il riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata.