“Il mio magico sapone e quella stradina sterrata…la via dell’infinito” è il titolo del libro di Simona Limongi presentato presso il Palazzo Vassalli di Torre Orsaia.
Un volume che parte dall’idea di riprendere l’antica saponificazione a cui l’autrice arriva grazie agli insegnamenti di sua nonna.
Un’arte che concretamente riprende ed inizia a praticare con grande passione e devozione, utilizzando sempre lo stesso metodo antico, proprio come una volta.
Un vero e proprio excursus approfondito sulla storia del sapone che rappresenta l’incontro tra il mondo occidentale e orientale:oggi, un bene di prima necessità a servizio dell’igiene per poi essere snaturato del suo vero valore e adulterato da sostanze chimiche come parabeni e petrolati.
Calzante è la metafora riportata nel libro: “Se l’uomo deve ritornare a se stesso e alla sua vera essenza, lo può fare così come ha fatto questo sapone che si trovava ad un certo punto in una strada sterrata ed era contento.
Si lascia sedurre dagli idrocarburi del petrolio per avere di più, per poi accorgersi che quel più gli ha dato di meno e infine rinsavisce e torna alla sua vera natura, simbolo dell’uomo che se vuole può fare tutto”.
Attraverso le pagine, si rispolvera il valore della manualità, strettamente legato all’esaltazione del Cilento, una terra che l’autrice riscopre attraverso il personaggio dell’artigiano Gerardo che ha deciso di non abbandonare la propria terra, ma bensì crederci grazie alla forza dell’anima.
Tramite il sapone, Simona Limongi arriva, con maggiore consapevolezza, al Cristo Redentore di Maratea, un luogo caro che le ha dato tanto e a cui è dedicato un capitolo in cui riporta le testimonianze di tutti coloro che l’hanno visitato, trovando un luogo di pace e tranquillità.
Il sapone diventa, in questo modo, un maestro in grado di insegnare il passato che porta al presente e poi al futuro, esaltando i valori di amicizia, di condivisione e del meraviglioso meccanismo della memoria che permette di conservare ricordi indelebili.
La presentazione, infine, ha visto l’interpretazione di Pirandello (L’uomo del Kaos) a cura del Maestro Umberto Iervolino e un momento musicale del flautista Nicolò Zumpano e del percussionista Francesco D’Ambrosio.
Per ogni copia stampata del libro, l’autrice Simona Limongi pianterá un fiore, una pianta o un albero, rendendo il mondo più verde.