SAPRI. Il nuovo piano ospedaliero, pubblicato dalla Regione Campania, non ha regalato novità per i presidi del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (leggi qui). Piuttosto si tratta di una conferma di quanto già annunciato, ovvero il riconoscimento di Polla e Sapri come Dea di primo livello e la richiesta di deroga per i punti nascita dei due ospedali, cui si aggiunge quello di Vallo della Lucania.
Polemiche a Sapri
Eppure non sono mancati malumori perché a fronte di un potenziamento per l’ospedale dell’Immacolata, vi è la sottrazione di un servizio ritenuto importante dalla comunità locale: la gastroenterologia, infatti, è stata declassata. A lanciare l’allarme gli operatori del presidio e il gruppo politico “Sapri Cambia” che non esitano ad accusare l’attuale Governo regionale.
Passo indietro per gastroenterologia
“Oggi il grande imbroglio è disvelato: l’ospedale di Sapri è destinato a diventare un pronto soccorso specialistico”, accusano. “Avere declassato da divisione a semplice ambulatorio il reparto di gastroenterologia, unico produttivo e fiore all’occhiello del nosocomio, va proprio in questa direzione… destinazione Maratea”. Il territorio non sembra accettare di buon grado neanche “la riduzione a 10 posti letto della ginecologia, la sospensione dei concorsi di primariato in ginecologia ed ostetricia, la mancata attribuzione di emodinamica in cardiologia e l’assegnazione, già dallo scorso mese di maggio, del primariato di lungodegenza in un reparto fantasma”.
“L’ospedale di Sapri ha il destino segnato” concludono da Sapri Cambia, accusando un “assordate silenzio” di alcuni politici.