Da diversi giorni gli studenti dell’Istituto “A. Gatto” di Agropolinon frequentano le lezioni a causa delle temperature, considerate troppo basse per poter sostenere una giornata di scuola.
La protesta ha attirato l’attenzione della stampa locale ed è, immediatamente, divenuta virale.
Per risolvere il problema nel miglior modo possibile, questa mattina, il primo cittadino, Adamo Coppola, ha incontrato il Dirigente dell’Istituto, il professore Fortunato Ricco, e due dei tre rappresentanti d’Istituto, portavoce delle necessità e delle richieste degli studenti.
“Stamattina” – precisa il Dirigente”- i riscaldamenti sono stati accesi alle 5 e non verranno spenti fino alle 14: 9 ore, a fronte delle 5 che, solitamente, si registrano nel periodo invernale. Questo implemento vuole ovviare a un problema di riscaldamento dell’ambiente che, per quanti sforzi facciamo, non è completamente risolvibile. “
Il professore, infatti, chiarisce che “l’edificio ha una struttura particolare: le vetrate in plexiglas, infatti, non aiutano il lavoro svolto dai riscaldamenti, ma, al contrario, ne limitano l’azione: i passaggi di interscambio fra un’aula e l’altra registrano una temperatura minore rispetto alle aule, ma siamo riusciti a garantire dai 16 ai 17 gradi in una delle classi in cui il freddo si avverte di più perché non è raggiunta dai raggi del sole.”
C’è anche questo elemento, infatti, da considerare: l’esposizione al sole, che garantisce, o impedisce, il naturale aumento della temperatura.
” Capite bene” continua il dirigente ” che rispetto ai limiti strutturali dell’edificio noi siamo impotenti; inoltre, il sistema di riscaldamento a battiscopa realizzato nell’ istituto è utilizzato nel miglior modo possibile per evitare danni: non vorremmo mai replicare l’allagamento che si registrò qualche tempo fa a causa di una temperatura troppo elevata, che determinò lo scoppio degli ugelli interni al sistema, molto sensibili al calore. L’ideale, ” – spiega – ” sarebbe lasciarli accesi 24 h ore su 24, anche con una temperatura media, ma l’impianto scolastico non reggerebbe.”
L’impianto di riscaldamento non è modificabile, ma può essere implementato e reso più efficace: l’ingegnere Vito Gnazzo, dalla Provincia, ha già proposto al dirigente una soluzione per aumentare il calore attraverso fasce di alluminio posizionate proprio sulle linee del battiscopa. Una soluzione, questa, non attuabile nell’immediato, dal momento che a gestire l’impianto è la ditta CPL Concordia, ma realizzabile già durante il prossimo anno, quando la responsabilità passerà nelle mani dell’Ingegnere Gnazzo.
Per quanto riguarda gli split installati nelle segreterie, il professore sottolinea che “gli uffici sono aperti al pubblico, ospitano i genitori e, soprattutto, restano attivi anche quando gli studenti sono in vacanza. E’ stata un’eccezione necessaria a una condizione particolare ed esclusiva.”
” La situazione” – commenta il primo cittadino, Adamo Coppola – ” presenta qualche disagio per i ragazzi, ma, ragionevolmente, con l’implemento delle ore in cui il riscaldamento è acceso, è possibile frequentare le lezioni. Sono state adottate tutte le soluzioni possibili.”
“Il diritto allo studio e il diritto alla salute sono inalienabili” – commenta, in conclusione, il Dirigente – ” per questo io mi chiedo: il freddo è davvero insostenibile al punto tale da dover rinunciare, a ridosso della fine del trimestre, a preziose ore di scuola? Ne vale davvero la pena? “