Camerota: ordinanza per il commercio. Garantirà adeguati servizi a cittadini e turisti

Ecco le disposizioni per il commercio

Di Luisa Monaco

CAMEROTA. Con apposita ordinanza il sindaco, Mario Scarpitta, ha fissato le regole che disciplinano gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali. Un provvedimento che mira a garantire adeguati servizi a cittadini e turisti, tenendo conto della normativa che liberalizza il commercio.

Non sono quindi previsti obblighi specifici rispetto agli orari, ma talune regole da seguire, in modo da garantire ai clienti le necessarie informazioni. In tal senso gli esercenti avranno l’obbligo di rendere noto l’orario di apertura e chiusura, l’eventuale chiusura domenicale o festiva e il giorno di chiusura settimanale. Dovranno farlo apponendo un cartello che contenga tutte le informazioni utili per i clienti che dovrà essere visibile all’esterno.

Limitazioni alle chiusure sono previste per gli esercizi del settore alimentare: nel caso di più di due festività consecutive, infatti, dovranno garantire almeno una giornata di apertura.
E ancora: nei periodi di minore afflusso turistico (tra l’1 novembre e il 31 marzo) il sindaco può stabilire dei turni di apertura obbligatoria, in modo tale da garantire un servizio ai residenti, evitando che le attività, terminata la stagione turistica, chiudano i battenti determinando un disagio per i cittadini. In tal senso è previsto nell’ordinanza che risultino aperti non meno di un ristorante e di un bar per ogni frazione. Necessaria anche l’apertura di almeno un albergo. Specifiche regole valgono anche per il periodo di alta stagione, tra aprile ed ottobre: in questo caso per garantire idonei livelli di servizio dovranno rimanere aperti in contemporanea almeno due bar, ristoranti (a pranzo e cena) e alberghi.

Per i negozianti o i somministratori di alimenti e bevante previste anche ulteriori regole finalizzate ad evitare schiamazzi, rumori ed altri atteggiamenti che disturbino la quiete. Inoltre gli esercizi commerciali dovranno asportare i residui di consumazione dal suolo nel raggio di venti metri dalla soglia o dal perimetro delle pertinenze entro un’ora dalla chiusura.

I trasgressori potranno essere soggetti a sanzioni ta i 50 a e i 500 euro.

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