“Le perplessità non finiscono di sorgere. O meglio, a questo punto, le verità iniziano a spuntare come funghi”. Lo fanno sapere da Laboratorio Politico, in riferimento alla revoca del bando per via Magna Graecia.
“Circa un mese fa, il gruppo del laboratorio politico, attraverso il portavoce Fernando Maria Mucciolo, presidente dell’associazione “il Popolo” , aveva portato a galla l’illegittimità, anche avvalendosi anche di ben due note pervenute da parte dell’Anac, dell’ex sindaco di Capaccio Paestum nel effettuare una sostituzione e nomina del nuovo Rup sui Lavori riguardanti l’asse magna Graecia”, fanno sapere. “All’alba del termine della presentazione delle offerte da parte dei partecipanti – proseguono – ci ritroviamo, a dover assistere ad un’improvvisa revoca del bando, voluta e sottoscritta, attraverso una determina dirigenziale da parte del responsabile apicale dell’area lavori pubblici, persona scelta e individuata dall’ex sindaco”.
A questo punto il gruppo del laboratorio politico, non ci sta, e si pone alcuni quesiti: “L’ing. in questione, ovvero Bello, responsabile nominato il 18/10/2018 (illegittimamente, come riportato dall’Anac), non si è accorto prima di queste difformità? Come mai una volta sopraggiunto al Rup inviduato precedentemente, ha pensato di prorogare il bando e non di revocarlo? E ancora, perché la determina pubblicata solo ieri sull’albo pretorio del comune di capaccio paestum, è datata 11/12/2018?”
“Probabilmente il lavoro svolto dal gruppo del laboratorio politico non voleva seminare il culto del sospetto, ma bensì portare a galla, quelle che sono state le scelte opinabili di professionalità, decise e sottoscritte direttamente dall’ex sindaco”, concludono.