Quad e fuoristrada danneggiano sentiero sul Monte Cervati

Occorrono interventi drastici per salvaguardare l’ambiente

Di Comunicato Stampa

Il monte Cervati, la vetta più alta della Campania con i suoi 1899 metri di altitudine, inserito nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ha una grande valenza ambientale e naturalistica.

E’ da tempo oggetto di progetti di valorizzazione da parte di vari Enti che però non possono prescindere da un presupposto fondamentale: tutti i programmi di sviluppo turistico devono essere eco compatibili con un territorio che rientra nella rete dei Geoparchi, che sono parchi naturali con particolari aspetti geofisici e di sviluppo sostenibile. Invece, purtroppo, non tutti i progetti vanno in questa direzione e, soprattutto, c’è un serio rischio di compromissione del sistema ambientale e naturalistico.

Infatti, ieri abbiamo assistito ad uno spettacolo scandaloso e inaccettabile sulla strada provinciale 388 che da Piaggine porta al rifugio Cervati casa Rosalia a quota 1597 metri: decine di fuoristrada, quod e motocross imperversavano ad alta velocità sulla strada innevata scavando dei solchi enormi sui pendii ripidi, inquinando, disturbando la fauna, rovinando il sentiero, che diventava impraticabile per gli escursionisti a piedi, con le ciaspole e con gli sci di fondo.

Non è tollerabile che un territorio straordinario venga deturpato in questo modo. Occorrono interventi drastici per salvaguardare l’ambiente.

Chiediamo che sia emanata un’ordinanza da parte degli Enti preposti per impedire l’accesso ai mezzi motorizzati( ad eccezione dei mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali e del rifugio Rosalia) oltre la fontana dei Caciocavalli, quota 1258 metri, sulla strada provinciale 388.

Naturalmente, poi, si dovrebbero accentuare i controlli da parte del Comando Carabinieri Forestali competente. Così facendo si potrebbe attrezzare un’area di sosta alla fontana dei Caciocavalli e battere il sentiero innevato per predisporre una pista di sci di fondo, per le ciaspole e a piedi fino a Casa Rosalia ( la distanza è di 5 km.) , per gustare le prelibatezze dei prodotti tipici locali e per creare un grande attrattore per un turismo sportivo alternativo. Inoltre, sarebbe auspicabile anche prevedere un servizio di mobilità alternativa con una carrozza con una slitta trainata da cavalli come si vede sulle montagne Alpine, in uno scenario fantastico tra faggi secolari e pianori imbiancati.

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