Sessa Cilento: ricordando don Franco Gatti

Trent'anni fa la scomparsa

Di Antonio Migliorino

Come oggi, trenta anni fa, si tenne a Sessa Cilento la cerimonia funebre per la scomparsa di don Franco Gatti, parroco della località – e, contemporaneamente, anche della frazione Valle – dall’inizio di aprile del 1950 al 5 gennaio 1989, giorno del suo decesso.

A presiedere la concelebrazione esequiale fu monsignor Rocco De Leo, allora vicario generale della diocesi di Vallo della Lucania (la stessa, in quel periodo, era “sede vacante”).
Presenti il sindaco del tempo, dottor Pasquale Botti, che tenne una commossa orazione funebre, e numerose autorità civili e militari nonché tanti parroci e religiosi.

Don Franco Gatti, nato a Bossolasco (Cn), il 6 settembre 1912, venne ordinato sacerdote a Castellammare di Stabia (Na), dove fu vicerettore ed insegnante nel locale seminario vescovile.
Trasferitosi nella comunità diocesana vallense, ebbe dapprima la cura pastorale di Pioppi, per circa due anni, ed in seguito gli vennero assegnate – come accennato – le chiese locali di Sessa e di Valle (per qualche tempo svolse la sua azione sacerdotale anche in altre parrocchie presenti nel territorio comunale).
Fervente devoto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, ne promosse con toccante zelo (come d’altronde aveva già fatto a Sessa il suo predecessore don Manfredi Merola) la diffusione del culto nei luoghi che lo videro accorto, affezionato, amorevole e scrupoloso “pastore di anime”.

In queste ore, una celebrazione religiosa, presieduta da don Silvestro Zammarrelli, ne ha ricordato, nella chiesa madre di Sessa Cilento, il trentennale della sua dipartita.

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