Amplia e migliora la fruibilità degli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori del settore dell’Artigianato grazie all’accordo Interconfederale firmato dalle parti sociali nazionali dell’artigianato, Cgil Cisl Uil e Cna Confartigianato Casartigiani Claai, nei giorni scorsi.
L’accordo interviene sulle erogazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo (FSBA), costituito nel 2012, per coprire un’ampia platea di imprese. Fino ad oggi, lo stesso ha garantito il sostegno al reddito a oltre 13.000 lavoratori, rappresentando un’ottima risposta, rispetto alle esigenze di un settore tradizionalmente privo degli strumenti di sostegno al reddito, che la legge garantiva solo per le aziende di maggiori dimensioni.
Proprio alla luce della piena funzionalità del Fondo, le Parti costituenti, che rappresentano sia le sigle datoriali che le organizzazioni sindacali, dopo attenta valutazione e verifica della situazione contributiva, hanno deciso di avviare una fase sperimentale di ampliamento delle prestazioni. In particolare l’intesa consente per l’anno 2019 di sottoscrivere accordi sindacali per la concessione di trattamenti di integrazione salariale di Assegno ordinario, passando dalle attuali 13 settimane fino ad un massimo di 20 settimane, eliminando, altresì, la condizione del previo esaurimento da parte dell’azienda degli strumenti ordinari di flessibilità (es. ferie e permessi residui) prima di accedere alle prestazioni del Fondo. Eventuali richieste eccedenti le disponibilità regionali potranno essere garantite da quanto previsto dalla riserva finanziaria con finalità perequativa del Regolamento di FSBA.
L’Ebac Campania esprime grande soddisfazione per questo ulteriore passo posto in essere da FSBA.
“Questa intesa prosegue nella direzione di un percorso fortemente voluto e favorito da tutte le sigle che tutelano l’Artigianato – ha commentato il direttore dell’Ebac Campania, Bruno Milo, nella piena consapevolezza che solamente prevedendo un adeguato sostegno alle imprese nei periodi di crisi sia possibile evitare la dispersione di quel patrimonio di competenze e conoscenze che rende le nostre imprese artigianali famose in tutto il mondo”.