La manovra fiscale che ultimamente, non senza polemiche, è stata approvata ha, tra gli altri provvedimenti, esteso le concessioni demaniali marittime antecedenti al 2010, al 01.01. 2034. Non si tratta né di una proroga né di un periodo transitorio, piuttosto di una estensione di tempo nella quale, sperando che l’Europa e qualche Tribunale competente non annullino l’iniziativa, si dovrà normare completamente la materia demaniale marittima.
FIBA Confesercenti ha apprezzato l’impegno del Ministro e resterà vigile per garantire le maggiori tutele possibili al comparto balneare rappresentato. Tuttavia non sono mancate le polemiche per via del trattamento interno che non è minimamente vicino alle richieste congiunte della categoria (si puntava a 30 anni minimo di proroga) e comparabile con i provvedimenti di altri Stati Europei come Spagna e Portogallo che hanno risolto la problematica con leggi statali di maggior garanzia e stabilità per le rispettive imprese nazionali e soprattutto per il fatto di aver estromesso completamente la categoria degli amici ambulanti e per i quali siamo felici ed aver lasciato in piedi soltanto la questione Balneare all’interno della famosa direttiva Bolkestein. Per il momento dunque, la legge di bilancio ha fissato solo dei criteri molto generici, limitandosi a stabilire che entro il 30 aprile 2019 dovrà essere adottato un decreto del Presidente della Repubblica al fine di «fissare i termini e le modalità per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime».
Semplificando quanto recita la manovra, il decreto presidenziale dovrà stabilire le modalità per: effettuare la mappatura del demanio marittimo costiero; classificare la tipologia e il numero di concessioni in essere, delle aree libere e concedibili e delle imprese concessionarie e sub- concessionarie; calcolare gli investimenti effettuati e le tempistiche di ammortamento connesse; pianificare i necessari interventi di difesa delle coste; redigere «un nuovo modello di gestione delle imprese turistico-ricreative e ricettive che operano sul demanio marittimo secondo schemi e forme di partenariato pubblico-privato, atto a valorizzare la tutela e la più proficua utilizzazione del demanio marittimo, tenendo conto delle singole specificità e caratteristiche territoriali secondo criteri di sostenibilità ambientale; qualità e professionalizzazione dell’accoglienza e dei servizi; accessibilità; qualità e modernizzazione delle infrastrutture; tutela degli ecosistemi marittimi coinvolti; sicurezza e vigilanza delle spiagge»; creare un sistema di rating delle imprese balneari; revisionare e aggiornare i canoni demaniali. FIBA Confesercenti Campania esprime dunque apprezzamento per l’iniziativa intrapresa. «Siamo moderatamente soddisfatti» – dichiara il Presidente Regionale e Responsabile Ambiente in seno alla Presidenza della FIBA Confesercenti Raffaele Esposito.
«Leggiamo nel provvedimento termini a noi molto cari come i Partenariati territoriali pubblico privati, il concetto della sostenibilità ambientale al quale affianchiamo sempre quella economica e sociale ed il concetto della accoglienza perché speriamo presto possano ripartire gli investimenti per la riqualificazione delle nostre attività a vantaggio di cittadini ospiti e territori. La speranza – prosegue il Presidente – è che il provvedimento, che per noi rappresenta comunque un discreto punto di partenza, superi l’esame della burocrazia Europea e che consenta di riaprire un dialogo pacato e sereno con le sigle sindacali maggiormente rappresentative per conferire al Governo prima ed alle Regioni poi, ulteriori elementi territoriali maggiormente preoccupanti per garantire le condizioni di un sano sviluppo territoriale e mi riferisco agli aspetti legati ai fenomeni erosivi, al dissesto idrogeologico ed alla qualità delle acque di balneazione, elementi questi che unitamente alla predisposizione regionale di politiche di accessibilità possono e devono dare la necessaria spinta al mondo produttivo delle PMI del Turismo Nazionale e Campano. Verificheremo la graduale entrata in vigore del provvedimento sperando che le Regioni e soprattutto gli enti locali concedano il giusto respiro alle imprese balneari e turistico balneari predisponendo delle tariffe in ordine ai tributi locali proporzionali ed adeguatamente concertate onde evitare una paradossale contrazione degli investimenti. Insomma ci auguriamo una reazione armonica da parte di chi dovrà poi recepire il provvedimento di riordino senza troppe pressioni fiscali a livello locale. Come sempre, – conclude Esposito – come FIBA Confesercenti, siamo pronti al confronto ed alla concertazione per dare il nostro contributo a tutti i livelli decisionali».