Domenica 30 dicembre un incendio è divampato in un’area adiacente l’isola ecologica e gli impianti di depurazione del Comune di Castellabate. Grazie al pronto intervento dei volontari della protezione civile è stato domato in breve tempo. Nonostante ciò alcuni cittadini che abitano in quella zona hanno segnalato odori nauseabondi che, secondo qualcuno, non sarebbero ascrivibili ad una normale puzza di fumo.
Ecco perché il gruppo di minoranza SiAmo Castellabate vuole vederci chiaro e capire cosa realmente è accaduto: cosa ha innescato le fiamme e cosa è andato distrutto.
“Nel caso in cui venissero confermate le indiscrezioni circa l’origine dolosa dell’evento allora saremmo dinanzi ad un’altra mancanza di controllo e sorveglianza di un’area così sensibile a livello ambientale e sanitario. Un’area dove gli escavatori scompaiono nel nulla (ricorderete la vicenda di qualche anno fa) e dove nascono incendi in maniera incontrollata”, scrivono i consiglieri di minoranza Alessandro Lo Schiavo, Marco Rizzo, Caterina Di Biasi e Luigi Maurano. Questi ultimi hanno presentato un’interrogazione che “mira a conoscere il numero di telecamere di sorveglianza nella zona e le azioni dell’Amministrazione affinché tale area sia maggiormente controllata”. “Inoltre a tutela della salute di tutti i cittadini – fanno sapere i consiglieri – abbiamo richiesto ufficialmente di sapere se l’incendio ha interessato anche materiali inquinanti abbandonati nelle adiacenze dell’isola ecologica”.
“Aspettiamo in breve tempo una relazione dettagliata e un’analisi del suolo al fine di rassicurare in maniera scientifica e oggettiva tutti gli abitanti di Castellabate”, concludono Lo Schiavo, Rizzo, Di Biasi e Maurano.