AGROPOLI. Un esposto all’ispettorato della Funzione Pubblica e per conoscenza al Ministero della Pubblica Istruzione, al Ministero dell’Interno e al Presidente della Repubblica per segnalare irregolarità nelle procedure di mobilità attuate dal Comune di Agropoli. L’iniziativa è del Movimento 5 Stelle che ha voluto porre ancora una volta sotto i riflettori presunti illeciti da parte dell’Ente pubblico nelle assunzioni di personale, una questione che da tempo fa discutere in città e che, secondo i pentastellati, avrebbe portato anche a violazioni costituzionali ed in particolare l’articolo 97 relativo all’efficienza e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione.
“L’amministrazione del Comune di Agropoli – scrive nell’esposto il consigliere Consolato Caccamo – ha assunto decine di unità personale con il sistema del Comando – Mobilità, ovvero prima ponendo in comando i dipendenti e poi stabilizzandoli senza preventivamente fissare le competenze professionali richieste, né tantomeno pubblicando un bando con i posti che si intendevano ricoprire”. “Oltre la violazione di procedure di mobilità diretta – prosegue il consigliere 5 Stelle – recentemente si è proceduto all’assunzione di diversi istruttori amministrativi per scorrimento di graduatorie di altri enti in questo caso omettendo in toto l’attivazione delle stesse procedure di mobilità che sono preliminari all’immissione in ruolo di nuovi dipendenti della pubblica amministrazione”.
Nell’esposto, ampiamente documentato con richiami normativi e giurisprudenziali, Caccamo fa riferimento anche il regolamento di organizzazione degli uffici e servizi approvato dal Comune di Agropoli del 2009 che non prevede per le posizioni a tempo indeterminato possibilità di ricorso a scorrimento di graduatorie di altri enti o comuni (possibilità ammessa, dunque, solo per le posizioni a tempo determinato previa convenzione da stipularsi anteriormente all’indicazione della selezione.
Di qui la richiesta di valutare la situazione e predisporre, eventualmente, una ispezione ministeriale, prefettizia o da parte dell’ispettorato stesso. Ai Ministri è chiesto di sovraintendere l’iter dell’esposto, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di valutare violazioni della Costituzione. Il caso sarà presto oggetto anche di un’interrogazione parlamentare.