Valorizzare i territori meno conosciuti e rilanciarli in chiave sostenibile, favorendo esperienze di viaggio innovative, è questo l’obiettivo del turismo lento, indetto dal MiBAC.
Treni storici ed itinerari culturali, cammini e ciclovie rappresentano in quest’ottica forme di percorrenza alternative, strumenti di conoscenza capillare e ramificata del patrimonio diffuso del nostro Paese. Il turismo lento, infatti, ricerca un contatto ravvicinato con il contesto sociale e naturale, privilegia il rapporto con il territorio. Velocità ridotta, sostenibilità, autenticità e contaminazione le sue caratteristiche. E chi è allora il turista lento? Un viaggiatore attento all’ambiente, meno spettatore e più protagonista, che sceglie destinazioni fuori dai circuiti tradizionali, rispetta le persone e gli usi locali, acquista artigianato tipico.
Una sfida e un’opportunità per i territori che sapranno intercettare le tendenze, con iniziative imprenditoriali dedicate: dai servizi di informazione e di prenotazione alla mobilità e alla logistica, dall’accoglienza e dallo shopping all’intrattenimento e al relax, dagli sport e dalle attività all’aria aperta agli eventi culturali e artistici.
Una valida occasione per il Cilento, la sua natura e la cultura.