Dopo l’ottimo pareggio rimediato a Torre Annunziata contro il Savoia, la Gelbison ha chiuso il 2018 (per ciò che concerne le gare ufficiali) con quattro punti rimediati nelle ultime due gare. I vallesi hanno collezionato 20 punti nel girone d’andata, due in meno dell’anno scorso quando erano inseriti nel girone I.
Rispetto alla stagione passata la formazione di De Felice ha solo un punto di vantaggio sulla zona playout invece delle due lunghezze dell’annata 2017-2018 (quest’anno rappresentata dal Gravina). Gelbison che ha raccolto in diciassette partite quattro vittorie, otto pareggi e cinque sconfitte: lo scorso anno i rossoblu avevano ottenuto una vittoria in più ed un pari in meno a questo punto della stagione. La truppa del tecnico di San Severo ha fatto registrare lo stesso rendimento tra casa e fuori (10 punti equamente divisi): in trasferta i punti sono due in più rispetto a quelli dell’anno scorso. Inferiore invece il rendimento interno: l’anno scorso le lunghezze erano 13 nel girone I, quest’anno sono 10 nel girone H.
I rossoblu hanno curiosamente vinto quest’anno la prima e l’ultima gara del girone di andata in casa (contro Fidelis Andria e Nola). Il percorso appare tutto sommato regolare: l’anno scorso la Gelbison disputò un ottimo girone di ritorno che le permise di salvarsi senza grossi patemi. L’augurio è che tale situazione possa ripetersi, anche se c’è da considerare la differenza, a mio modo di vedere, dal punto di vista tecnico a favore del girone H rispetto a quello I. Rilevante sottolineare come la Gelbison abbia cambiato il presidente l’estate scorsa (da Mainente a De Hippolytis) mantenendo il resto dell’organigramma societario piuttosto invariato. Questa situazione, andata avanti per i mesi del precampionato, ha potuto limitare i danni di una campagna acquisti dicembrina in cui la squadra appare piuttosto indebolita tecnicamente. Gli addii di Manzillo (soprattutto lui), di Evacuo e Tandara non sono stati ancora rimpiazzati alla grande, seppur Chiochia (domenica scorsa in gol) sia una giocatore discreto e Vaccaro rappresenti un profilo interessante.
La squadra ha bisogno di implementare la rosa, magari puntando su giocatori attualmente svincolati che possono essere utili, specie nel reparto offensivo, oppure cercando di ottenere qualche prestito da parte di società professionistiche a gennaio. Quest’anno l’impresa è più difficile di quello precedente, ma con i giusti ritocchi la percentuale di difficoltà è destinata ad abbassarsi. La Gelbison dovrà fare decisamente meglio gli scontri diretti rispetto al girone d’andata: nel ritorno li avrà quasi tutti in trasferta. Queste partite rappresenteranno un banco di prova importantissimo in vista del finale di campionato.