VALLO DELLA LUCANIA. Dopo la giunta anche il consiglio comunale ha detto sì alla proposta del primo cittadino, Antonio Aloia, di intitolare una strada in onore di Monsignor Giuseppe Rocco Favale, compianto vescovo della diocesi di Vallo. A Favale sarà intitolato il tratto dell’attuale via Valenzani, compreso tra l’intersezione “Piano Spio”; l’innesto con via Angelo Rubino e l’intersezione con via “Monsignor Raffaele De Giuli Vescovo”, lì dove sorge il complesso pastorale da lui tanto voluto, “Maria SS.ma della Provvidenza”. Questo tratto di stradasarà “via Monsignor Giuseppe Rocco Favale Vescovo – già Via Valenzani”.
Un omaggio doveroso, per un uomo che ha svolto il proprio servizio episcopale con amore e dedizione dal marzo del 1989 fino al maggio del 2011, rappresentando un punto di riferimento importante per l’intera comunità. “La proposta vuole ricordare non soltanto le indubbie virtù religiose del Monsignore, ma anche, e soprattutto, l’incrollabile entusiasmo con cui ha perseguito la concreta realizzazione di beni di utilità e interesse generale, fondamentali per la crescita della comunità e della Diocesi”, fanno sapere da palazzo di città.
La scelta di intitolare una strada al vescovo Favale, nonostante sia stata approvata all’unanimità, non aveva mancato, nei mesi scorsi, di innescare polemiche con il portavoce dei 5 Stelle, Pietro Miraldi, che l’aveva indicata come un’azione di facciata, ricordando come l’amministrazione comunale non fosse stata nemmeno presente ai funerali di mons. Favale.
Il consiglio comunale di ieri, oltre all’intitolazione di una strada all’ex vescovo, aveva anche altri argomenti all’ordine del giorno. Tra questi le interrogazioni dei 5 Stelle relativamente alla questione Soget, l’antenna di telefonia mobile nel centro cittadino per la quale si chiede da tempo la rimozione e la situazione del teatrino comunale. Le risposte, giudicate evasive, non sono piaciute alla minoranza, la quale annuncia che continuerà a tenere alta l’attenzione sugli argomenti. Momento di tensione si sono registrati per un battibecco tra il consigliere Nicola Botti e il sindaco Antonio Aloia, quando quest’ultimo nel corso di una discussione lo ha definito “folle”.