«Se andassimo a votare subito vincerebbe l’astensionismo. La gente è disamorata della politica. Nei prossimi mesi occorrerà lavorare per riportare la politica sui problemi del paese». Sa che si voterà in primavera da appena pochi giorni, ma ha già le idee chiare Enzo Sica. Una su tutte: lui sarà candidato a sindaco. «Sarò in campo senza nessuna collocazione politica. – chiarisce subito – Ho fatto la mia battaglia nel Pd ma non ho trovato un’area democristiana. Mi candido non a vincere le elezioni, ma a vincere le elezioni e il governo del territorio, perché in passato ho già vinto ma ho perso il governo del territorio».
Vincenzo Sica, 54 anni, medico di famiglia, è stato sindaco di Capaccio (quando ancora non si chiamava Capaccio Paestum) da giugno del 2004 a gennaio del 2007. A decretare la fine anticipata della sua esperienza amministrativa fu, come avvenuto per Palumbo, la sfiducia da parte di un gruppo di consiglieri comunali.
«Molte delle persone che furono con me in quell’esperienza mi esortano a candidarmi e m’incoraggiano al rinnovamento. Mi sosterranno senza candidarsi. L’idea è di fare liste “nuove”, nel senso di coinvolgere persone non impelagate in meccanismi contestati. Il mio obiettivo è governare, per cui non candiderò burattini e burattinai. Voglio creare un Movimento per l’Eticità del Comune, intendo recuperare il sistema dei valori intorno alla politica. Abbiamo cinque mesi di tempo per pacificare il paese».
Da sempre aperto nemico dell’ex sindaco Palumbo, più volte da lui contestato sui social, aggiunge: «Bisogna “depalumbizzare” il paese e cessare la campagna elettorale iniziata due anni fa. Tutto ciò ha nuociuto alla risoluzione dei problemi». Su possibili accordi con gruppi politici esistenti, chiarisce: «Per quanto mi riguarda il dialogo sarà con i singoli, con persone che la legge e l’etica consentono di candidare».