AGROPOLI. Gisella Botticchio entra in consiglio comunale. L’assise è convocata per questo pomeriggio alle ore 16. L’ultimo appuntamento del 2018 sarà aperto da ben cinque interrogazioni della minoranza. La prima è relativa alle deleghe attribuite ai consiglieri comunali, soluzione adottata dal sindaco Adamo Coppola per il suo rimpasto di giunta ma di fatto non prevista da leggi e regolamenti; la seconda interessa il centro storico ormai in totale stato di abbandono, come conferma anche l’assenza di iniziative per il Natale, eccezion fatta per gli appuntamenti al castello; si parlerà poi della nomina del comandante della polizia locale (Carmine Di Biasi) e del vicecomandante (Maurizio Cauceglia), dopo il pensionamento del maggiore Crispino; infine la quinta interrogazione è relativa all’operazione dei carabinieri che ha sgominato il gruppo rom e alle minacce di cui è stato destinatario anche il primo cittadino.
Terminata la fase delle interrogazioni Gisella Botticchio entrerà in consiglio comunale, in surroga della dimissionaria Monica Pizza, eletta nella lista Coppola. Botticchio, in aperto contrasto con l’amministrazione comunale, resterà indipendente, pronta a valutare di volta in volta come esercitare il suo voto.
Il consiglio comunale proseguirà con due variazioni di bilancio, l’approvazione del bilancio dell’Agropoli Cilento Servizi, il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Infine sono previste due ratifiche sulle norme del piano casa.
L’assise si preannuncia particolarmente animata. Già alla vigilia non sono mancate polemiche con il consigliere di minoranza, Agostino Abate, che ha contestato le modalità di convocazione del consiglio comunale. “In una qualsiasi città normale la conferenza dei capigruppo stabilisce quali argomenti inserire all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare ed ovviamente inserisce gli argomenti già trattati precedentemente nelle opportune commissioni consiliari laddove esiste anche la minoranza – ha detto il consigliere comunale – ad Agropoli succede il contrario e cioè la conferenza dei capigruppo inserisce all’ordine del giorno argomenti mai trattati in commissione consiliare e poi la maggioranza pretende di avere anche ragione. Per mesi si fermano le attività e poi in tre giorni pretendono di fare tutto. Prima si convoca la seduta consiliare per il giorno 28/12/2018 e poi si convoca la seduta della commissione consiliare per il giorno 27/12/2018 (cioè il giorno prima della seduta consiliare)”.