ROSCIGNO. Nuovo stemma per il Comune.
Il cuore sparisce, un albero di ulivo e l’usignolo, che rimane, saranno il nuovo stemma che identifica Roscigno. Il consiglio comunale ha scelto tra i sei disegni pervenuti dal concorso, indetto dallo Stesso, e rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo grado, in cui veniva chiesto di realizzare una bozza dello Stemma e del Gonfalone del Comune.
La redazione di due bozze dello Stemma e del Gonfalone dovevano avere le seguenti caratteristiche:
Il primo raffigurante l’usignolo sopra un albero di ulivo;
Il secondo raffigurante un usignolo sopra una palma.
La Commissione, il consiglio comunale, ha scelto “Usignolo sopra un albero di ulivo”. La bozza del disegno verrà ora inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Ufficio Onorificenze e Araldica che dovrà valutarlo ed eventualmente approvarlo in via definitiva. La bozza dovrà poi essere rielaborata e infine sostituire il vecchio stemma.
Sebbene il “cuore” rappresentasse il legame con Corleto Monforte, da cui Roscigno deriva, la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Ufficio Onorificenze e Araldica aveva chiesto al Comune di elaborare dei progetti di stemma ricavati da un sigillo del Comune di Roscigno posto su un dispaccio del 1795 e raffigurare un usignolo su di un “alberello”( ulivo o palma?).
Brevi cenni storici Roscigno, a cura di Antonio Longo:
In Provincia di Salerno, Roscigno è uno dei comuni dell’area geografica dei Monti Alburni posto in posizione intermedia tra il Vallo di Diano e l’antico Cilento e fiancheggiato da due torrenti il Piano e il Maíuri che si immettono nel sottostante fiume Ripiti, affluente del Calore. La popolazione, sveglia e ospitale, vive prevalentemente di agricoltura e commercio. Il nome Roscigno deriva dalla dizione dialettale Russignuolo, cioè usignolo. Il toponimo “Russino” è attestato per la prima volta in un documento del 1086 custodito presso l’Abazia di Cava dei Tirreni, ed indica un casale di Corleto Monforte di proprietà del Conte Giordano che ne fa dono alla Badia cavense. Nelle fonti medievali il paese è noto sotto il nome di Russigno e Ruscigni; solo dopo il 1515, anno in cui, con Decreto del Viceré, si distacca dal comune di Corleto Monforte per diventare Università autonoma, compare la forma attuale ROSCIGNO. Nell’ultimo censimento del 2011 il paese contava 813 abitanti, in diminuzione rispetto ai precedenti censimenti a causa delle poche nascite e delle frequenti emigrazioni. Al 31/12/2016 conta n. 813 abitanti. Roscigno è divenuta famosa per l’abbandono del vecchio nucleo urbano nei primi anni del ‘900, per il sospetto di una frana. Il paese nuovo sorge ai piedi di un colle, su un’altura di circa 570 m. s.l.m., culminante nel pianoro di Monte Pruno necropoli Lucana del VI – V secolo a.C.
L’Area Archeologica di MONTE PRUNO è posta a 2 Km a nord-est dell’attuale abitato ed e il sito di un importante villaggio di una comunità indigena, articolata e fiorente. Muri, tombe e strutture architettoniche visibili raccontano la storia di questo scenografico abitato, ove dal Vi al V secolo a.C. prospero una società ricca e fiorente, testimoniata dal ritrovamento di una tomba principesca nel 1938.
STEMMA E GONFALONE
Dopo anni di ricerche nell’archivio comunale e nei vari archivi, Provinciale e Regionale, l’unica documentazione rinvenuta con un sigillo dell’Università di Roscigno è quella di un dispaccio del 1795, che mostra l’usignolo in cima ad un alberello. Le testimonianze, invece, che sono state rinvenute, su stemmi e lapidi poste in varie zone del territorio del Comune, mostrano una discordanza nello stemma: un cuore con sopra l’usignolo e una palma con sopra l’usignolo. Fermo restando che l’usignolo è presente su tutti e due i simboli, ciò dimostra che il nome di Roscigno deriva appunto dall’usignolo, Russignuolo.
CUORE CON L’USIGNOLO:
1. base di una colonna in pietra proveniente da Roscigno Vecchia del 1780/89 ed attualmente posta nella Chiesa di San Nicola di Bari in Roscigno Nuova;
2. stemma posto sul balcone centrale della Casa Comunale costruita nel primo decennio del 1900 e ben evidenziato su una foto del 1931;
3. gonfalone regalato nel 1965 dall’allora parroco Don Romano Tardugno in occasione del suo trasferimento al Comune di Serre.
PALMA CON L’USIGNOLO:
1. pietra posta sulla cripta della cappella del 1500 dedicata alla Madonna dei Martiri in Roscigno Vecchia.
2. Dispaccio del 1795 della “Università di Roscigno” che reca in calce un sigillo (già in uso nel 1780) su cui “l’usignolo” è posato sopra la cima di “un alberello” (Palma), Perché il Cuore? Il cuore è presente nello stemma del vicino Comune di Corleto Monforte, dal quale Roscigno si è distaccato con decreto del Viceré dell’epoca nel 1515 diventando Università autonoma.
3. Perché la Palma? Probabilmente la palma è lo stemma gentilizio di nobili famiglie (De Sais, Gasparro, Palmieri), che si insediarono a Roscigno agli inizi dell’anno 1000 e che diedero lustro al nostro paese, con partecipazione, presumibilmente, ad alcune Crociate.