PISCIOTTA. 581,95 euro per due viaggi andata – ritorno da Salerno e Pisciotta. Questa la cifra corrisposta dal Comune cilentano ad un membro della commissione per l’assegnazione delle case popolari. Tutto legittimo, hanno evidenziato dal Comune, anche se questa dovuta rassicurazione non è servita a placare le perplessità del consigliere comunale Aniello Marsicano: “Qualcosa non va o sul Comune o nella Legge, bisogna cambiare gli uni o l’altra”.
In effetti, nonostante le previsioni legislative, la cifra per due viaggi da Salerno a Pisciotta appare superiore a quella mediamente spesa da un qualsiasi cittadino. Ecco perché il consigliere comunale ha deciso di inviare una missiva al senatore dei 5 Stelle Francesco Castiello e ai consiglieri regionali pentastellati Valeria Ciarambino e Michele Cammarano. Il partito, infatti, ha sempre fatto della lotta agli sprechi un suo baluardo, per questo il caso è stato rappresentato ai rappresentanti territoriali.
“La legge 26 luglio 1978, n. 417, prevede all’art. 9 che l’uso del mezzo proprio sia autorizzato per i dipendenti, con procedimento motivato, qualora lo impongano particolari esigenze di servizio e qualora risulti economicamente più vantaggioso rispetto ad altre alternative. Il comma 12 dell’art. 6 del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 ha imposto di disapplicare a partire dal 2011 le norme di legge e contrattuali che fino a quel momento permettevano l’utilizzo del mezzo proprio, vietando di rimborsare i costi sostenuti”, ricorda Marsicano.
“Nonostante ciò, gli Enti Locali continuano, a loro dire, a norma di Legge, ad erogare rimborsi spesa applicando le costosissime tabelle ACI”, aggiunge. Di qui il caso del Comune di Pisciotta che con determina ha assegnato “ad un membro di una commissione, per 2 viaggi andata e ritorno Salerno-Pisciotta per euro 581,95”.
“Al di là delle considerazioni di carattere morale, visto che si tratta della Commissione deputata all’assegnazione di case popolari, ma come è possibile rimborsare 581,95 euro per un viaggio che col treno costerebbe 20,80 euro?”, si chiede Marsicano, il quale auspica un “cambiamento” della normativa.