Capaccio Paestum, presentato il preliminare del Puc. Ecco la città del futuro

Ora la parola passa ai cittadini che potranno proporre suggerimenti

Di Paola Desiderio

CAPACCIO PAESTUM. «Abbiamo delineato dei temi che accompagneranno la fase successiva di progettazione, sui quali invitiamo a intervenire tutti: cittadini, associazioni, partiti politici. Invitiamo a mandarci proposte scritte che rimangano agli atti» l’architetto Lucido Di Gregorio che ha illustrato per sommi capi quello che i cittadini troveranno sul sito del Comune e nell’ufficio preposto quando vorranno vedere il preliminare del Puc, presentato ieri pomeriggio dagli architetti che hanno avuto l’incarico di redigerlo: Bianca De Roberto, Carmine Spirito, Vito Scairati e Lucido Di Gregorio, con quest’ultimo che ha coordinato il lavoro.

«Sono “provocazioni urbanistiche” su cui occorrerà riflettere tutti assieme. – ha aggiunto Di Gregorio – L’idea è di suggerire degli spunti su cui ognuno può esprimersi con contributi aggiuntivi. Non ci sono impegni di terreni edificabili a chicchessia. Le vicende urbanistiche che racconteremo a Capaccio questa volta sono libere da lacci e lacciuoli di tipo speculativo».

Pedonalizzazione dell’area intorno alla cinta muraria di Paestum, nuova viabilità intorno alla zona archeologica, valorizzazione della fascia costiera con la creazione di una passeggiata e il recupero della fascia pinetata, riqualificazione del centro storico, valorizzazione delle borgate: sono alcune delle linee indicate dai redattori del nuovo piano urbanistico comunale ieri pomeriggio, in occasione della presentazione del preliminare.

«Un piano partecipato, non chiuso nei cassetti. Un piano come lo vuole la gente. Questo è il lavoro che l’amministrazione sta facendo» ha chiarito il sindaco Franco Palumbo. «Lo abbiamo detto dal primo giorno che non ci sarebbero state compravendite di terreni. È un piano perequativo, è un piano che valorizza le borgate. Abbiamo bisogno di una città di sistema, abbiamo bisogno di nuove infrastrutture, nessun borgo sarà escluso. Il progetto sarà in rete e chiunque potrà fare proposte. Non c’è niente di precostituito, viene rispettato anche chi ha lavorato prima di noi».

Il parco archeologico è stato indicato come “parco archeologico urbano”, ossia da concepire non solo come attrattore turistico ma anche come luogo di ritrovo per i cittadini. La riqualificazione della fascia costiera dovrà comprendere il recupero della pineta che altrimenti è destinata a morire. L’idea è la realizzazione di una “città di sistema”, con i borghi collegati tra loro e in particolare con Paestum, Capaccio Scalo e Capaccio capoluogo, borghi che per essere riqualificati necessitano di nuove attrezzature urbane e punti di aggregazione. Si è parlato del recupero del centro storico, che oggi si popola d’estate, nonostante sia nel degrado, e di Capaccio Scalo come centro economico e pulsante della città.

Il Puc dovrà essere approvato il prossimo autunno.

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