Antonio, Virna, Ilenia, questi alcuni nomi di bambini nati negli ospedali di Sapri e Polla negli ultimi giorni.
Giornate concitate che hanno ridato lustro a due Comprensori da tempo sottomessi. Nonostante tutto però, grazie alla forza di volontà dei tanti, in questo frangente, i veri valori dell’essere hanno preso il sopravvento e, in extremis, i due punti nascita dei suddetti ospedali sono sopravvissuti all’inerzia politica che li voleva soppressi. Il “miracolo” di una nascita è sempre un evento bellissimo ed emotivamente coinvolgente ma in questo caso assume anche un valore fortemente simbolico perché questi presìdi sono stati fortemente difesi dalla comunità di questi Comprensori.
Mai in discussione dai cittadini, i due reparti nel corso degli anni hanno conquistato sempre più la fiducia da parte di centinaia di donne che, nonostante i tentativi politici di sminuirne l’efficienza e la sicurezza, hanno deciso di partorire qui e non si sono limitate a dare alla luce nuove vite ma, ci consegnano un messaggio di attaccamento e quindi di amore per il territorio in cui vivono e vogliono far crescere i loro figli.
Territori da salvare, da valorizzare e soprattutto da restituire ai cittadini che con forza rivendicano la loro “dignità” nei confronti di politiche birichine unte di promesse mai mantenute.