Disposto il sequestro dei beni contesi tra il Comune di Santa Marina e la Comunità Montana Lambro, Bussento e Mingardo; il presidente di quest’ultima, Vincenzo Speranza, nominato custode. E’ quanto ha deciso il giudice del Tribunale di Lagonegro, Dora Tagliaferro. Accolte, dunque le istanze dell’Ente Montano.
I fatti si legano ad un ulteriore procedimento giudiziario già in corso, che punta all’accertamento del diritto di proprietà su una serie di immobili che il Comune ha acquisito al suo patrimonio. I problemi sono sorti nel 2008 quando fu istituita la Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, nata dall’unione di due Enti. La legge regionale che disciplinava la materia disponeva che le Comunità Montane di nuova istituzione “succedono alle Comunità Montane preesistenti in tutti i rapporti attivi e passivi in essere ed in tutte le competenze amministrative precedentemente gestite”. Nel 2012 al testo veniva aggiunto un inciso, che ha poi determinato la controversia, ovvero: “ad eccezione dei beni immobili ricadenti nei comuni esclusi dai nuovi ambiti territoriali che ricadono nella titolarità dei comuni stessi”.
Il Comune di Santa Marina, secondo la Comunità Montana avrebbe interpretato la normativa erroneamente, di qui il procedimento giudiziario relativo ai beni. In attesa che la controversia sia risolta l’Ente montano ha chiesto ed ottenuto il sequestro dei beni e la nomina di un custode. Respinte le istanze del Comune di Santa Marina.