«Basterebbe qualche servizio in più, come un po’ d’illuminazione, un po’ più di pulizia e maggiore sicurezza, per rendere il litorale vivibile almeno otto mesi l’anno. Invece, finita l’estate, sembra come se questa zona non facesse più parte del Comune». Tra i sostenitori di un prolungamento dell’apertura degli stabilimenti balneari anche nei periodi meno caldi, c’è anche Mauro Gnazzo, titolare del Lido Il Girasole. «Non dobbiamo nemmeno parlare di mare d’inverno, perché qui, nelle ore centrali della giornata, si può stare al sole anche in mesi non estivi. Secondo me ci sono le condizioni per stare aperti almeno da marzo a novembre, con qualche apertura sporadica pure nel periodo invernale, magari durante le feste natalizie. Sicuramente sarebbe un’attrazione per i turisti». Tuttavia, secondo Gnazzo, occorrono incentivi da parte del Comune: «Bisognerebbe invogliare chi rimane aperto anche oltre l’estate con delle agevolazioni e mettere almeno qualche arredo e qualche telecamera di videosorveglianza. Credo che con poco si riuscirebbe a prolungare la stagione e sarebbe anche un’opportunità di lavoro per tante persone».
La presenza di strutture aperte nei fine settimana potrebbe essere anche un deterrente per il fenomeno dei furti in auto che spesso avvengono quando si lascia la macchina incustodita accanto agli stabilimenti chiusi per andare a passeggiare in riva al mare.
«Il mare d’inverno può essere goduto sempre e comunque, indipendentemente da opere e altri tipi d’intervento che si possono fare negli stabilimenti balneari, nel senso che farsi una passeggiata in mezzo al mare o stare sulla spiaggia, come fanno tanti pensionati nelle giornate di sole, è una cosa che possono fare tutti» sostiene Maurizio Paolillo, titolare del Calypso Dune Beach. «Per questo sarebbe bello organizzare delle strutture che mancano, che possano accogliere le persone tutte l’anno. Uno stabilimento aperto anche d’inverno, in cui bere qualcosa, prendere un aperitivo, magari ammirando il tramonto, funzionerebbe, soprattutto nei posti più vicini alle zone abitate e più facilmente accessibili. Basterebbero anche poche strutture per rendere vivibile la costa anche d’inverno. Io, avendo una concessione stagionale, non posso farlo. Altrimenti lo farei subito».