AGROPOLI. La rapina a mano armata con il ferimento di un dipendente presso un noto supermercato di località Mattine (leggi qui) è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di atti criminali verificatisi in città. Una situazione posta sotto i riflettori dal commissario cittadino della Lega Luigi Cerciello.
“Qualche settimana fa – ricorda – si è giunti perfino all’assurdo, con il caso della camorra dei ROM arrivati a minacciare i locali carabinieri, a cui è andata la nostra pronta solidarietà, gli stessi ROM che si sono resi responsabili anche di gravi atti minatori ed intimidatori, anche con minacce di morte, rivolte al coordinatore del sistema di raccolta dei rifiuti del Comune di Agropoli e di alcuni Comuni limitrofi; intimidazioni finalizzate ad ottenere assunzioni di loro familiari. Intimidazioni e minacce rivolte anche al sindaco di Agropoli sfociate con prepotente violenza allorquando il clan si recò dal primo cittadino senza appuntamento divellendo la porta della stanza del sindaco di Agropoli e pretendendo di essere immediatamente ricevuti per farsi dar di conto dei provvedimenti di confisca e di sfratto di alcune opere abusive pretendendo la sospensione delle esecuzioni”.
“Agropoli, città capofila del Cilento, con una economia prevalentemente turistica, con un ospedale che si è visto scippare dalla Regione Campania per pagare alcune fritture – prosegue Cerciello – sta scivolando lentamente e inesorabilmente in mano alla criminalità di ogni genere ed è opportuno quanto prima un intervento fermo e risoluto perché cittadini e turisti devono vivere, lavorare e riposare serenamente”. Di qui l’annuncio di una sollecitazione ai parlamentari del gruppo politico affinché il caso approdi in Parlamento con un’apposita interrogazione.
Le accuse della Lega, però, trovano il disappunto degli stessi leghisti agropolesi. “E’ vero che c’è un problema sicurezza, ma è paradossale che a parlare e a criticare la politica cittadina, siano personaggi che hanno bloccato un progetto di rilancio di un partito alternativo ad Agropoli, quale appunto la Lega, commissariando senza motivo un partito che aveva raggiunto straordinari risultati in pochi mesi di attività, e imponendoci un commissario che rappresenta solo un enorme punto interrogativo”, dicono alcuni simpatizzanti del partito facendo riferimento al commissariamento del circolo cittadino, prima guidato da Giovanni Basile.