Il comune di Laurino, retto dal primo cittadino Romano Gregorio, ha proposto l’introduzione nelle aree montane di un sistema fiscale differenziato in favore di imprese ed attività commerciali. L’iniziativa è volta a contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale, dato che la statistica parla chiaro: oltre 200 comuni italiani non hanno un negozio, mentre più di 500 ne hanno appena uno.
Una situazione piuttosto pesante soprattutto per i comuni montani, dato che le attività commerciali non solo rappresentano un luogo di acquisto, ma anche di aggregazione per una comunità.
L’amministrazione crede che un sistema contributivo differente possa aiutare a compensare il naturale svantaggio geografico e territoriale rispetto ad altre realtà e per questo si è rivolta al Governo ed al Parlamento, affinché sia possibile iniziare a studiare una strategia di sgravi fiscali per chi possiede un negozio in un Comune montano, già dalla legge di bilancio 2019, con un’aliquota unica e fissa per le piccole e medie imprese ed istituendo le ZES (Zone a fiscalità di vantaggio), azzerando eventualmente le imposte per le attività commerciali in comuni al di sotto dei mille abitanti.
L’ente, inoltre, crede che occorra incentivare l’ e-commerce anche in questi comuni, favorendo tutte le possibili azioni di marketing territoriale: un’azione, questa, già promossa dall’UNCEM con la campagna ”Compra in valle, la Montagna vivrà”.
Anche Gioi (leggi qui) aveva avanzato la medesima proposta ed altri comuni del territorio sono pronti ad aderire.