Ieri sera, al “De Filippo di Agropoli, è andato in scena uno spettacolo completo, in cui l’arte, in ogni sua forma, ha invaso il teatro. “ Sinfonie in Sal Maggiore”, infatti, ha emozionato e coinvolto il pubblico che, per più di due ore, ha partecipato allo straordinario viaggio di Sal Da Vinci. Il sipario si è aperto su una scenografia maestosa, in cui era disposta un’orchestra di cinquanta elementi diretta dal maestro Adriano Pennino.
Al centro della scena Sal da Vinci, narratore in musica e parole di un viaggio da percorrere sulla nave dei ricordi e dei sentimenti. Tema del viaggio e collante dell’umanità è il mare con la sua forza evocativa, con la sua immensità, con la sua pienezza. La stessa che si ritrova nell’ arte e che Sal da Vinci porta sul palcoscenico, parlando due lingue universali: l’amore e la musica. E così questo viaggio che parte dal mare di Napoli porta lo spettatore fino a New York, fino a quel ponte di Brooklyn che unisce due mondi, grazie alle canzoni di Sal da Vinci per rivivere insieme il sentimento d’ amore più struggente, cullato dalle onde del mare. La voce del cantante riporta il pubblico in una sfera emozionale dove le corde dell’ animo umano vengono smosse dai suoi acuti che incantano il teatro. Il viaggio di Sal, grazie anche alla sapiente regia di Marco Carniti, è un percorso nella musica italiana, ma anche nel mondo reale. Accanto a lui un gruppo di talentuosi attori dalla battuta pronta e mai scontata. Ciro Villani e Floriana De Martino , nei panni di una particolare coppia, divertono il pubblico grazie agli sketch comici con un simpatico capitano tutto fare ( Gianni Parisi) e due straordinari ballerini (Patrick King, Sarah Grether )che completano la scenografia e aggiungono un tocco di magia allo spettacolo.
In “ Sinfonie in Dal Maggiore” c’è la vita di un’ umanità che vuol capire dove andare, c’è il tema dell’immigrazione, di chi ogni giorno cerca un posto dove sentirsi a casa, c’è l’emozione di vedere sullo stesso palco un padre ( Sal Da Vinci) e suo figlio Francesco duettare insieme per lo stesso scopo che non è solo l’ arte o la musica, ma semplicemente l’amore. Quell’ amore che sempre il pubblico sa ripagare e che solo il teatro può immortalare. Oggi ci vuole coraggio a mettere in scena spettacoli così complessi, eppure l’ arte rimane la sola ancora di salvezza in un mondo sempre più governato da una svalutazione dei sentimenti. Sal da Vinci riporta così in scena la voglia di amare incondizionatamente gli altri, l’arte, la vita, l’ amore e il teatro. Lo spettacolo si è concluso come una straordinaria festa in cui Sal Da Vinci ha voluto ringraziare tutta la sua “nave” e il direttore artistico Pierluigi Iorio per avergli dato l’ opportunità di esibirsi, per la seconda volta, sul palco di Agropoli. Non c’è due senza tre? Chissà…