Camerota, petizione “No soget”. Laino sfida Scarpitta: “Firma anche tu”

"Soget ormai il braccio armato di un'amministrazione vorace"

Di Omar Domingo Manganelli

È una sfida senza esclusione di colpi quella che sta andando avanti a Camerota tra maggioranza ed opposizione e che vede al centro dell’attenzione la Soget. Uno scatenato capogruppo di Viva Camerota Orlando Laino, proprio nel momento in cui parte nel comune cilentano una petizione “No Soget” (leggi qui), interviene nuovamente dal suo profilo Facebook con un post dal titolo: “UN VIDEO PER NON DIMENTICARE IMPEGNI E PROMESSE DISATTESE”.

Nel video pubblicato dal consigliere Laino, si nota Scarpitta nelle vesti di oppositore parlare di “terremoto” provocato dalla Soget ed un altro relativo al recente comizio tenuto in piazza a Marina di Camerota nel corso del quale il primo cittadino ha dichiarato che “la Soget agisce con serietà”. Laino rincara la dose, commentando così:

“Io sin da subito evidenziai la mia contrarietà al bando così come predisposto. La SOGET è ormai il braccio armato di un’amministrazione “vorace” che tenta in ogni modo di recuperare risorse, vessando anche i contribuenti onesti. Si guardi avanti! Noi oggi abbiamo evidenziato che ci sono elementi e presupposti per rescindere il contratto con la Soget ed organizzare un sistema di riscossione più “equilibrato”, più rispettoso per i contribuenti di Camerota. Firma anche tu (rivolgendosi a Scarpitta) la petizione e condividi con noi una battaglia, quella di mandar via la Soget dal nostro comune, giusta e sentita dai cittadini anche per evitare che sia tu corresponsabile di un atteggiamento fin troppo aggressivo e vorace che crea disagi incredibili soprattutto ai contribuenti più anziani. Poi un appello alla condivisione del gruppo dei “Grillini di Camerota“, che, invece, a dire di Laino appare sempre più attaccato alla poltrona e lontano da ideali e propositi professati. “Nulla scalfisce la vostra voglia di potere – prosegue Laino – tutte le convinzioni propagandate a voce alta si sono rivelate “labili” promesse elettorali che nulla valgono dinanzi alla voglia di potere. Prendete esempio da un giovane di Camerota, Marco Garofalo, che non esitò a sbattere la porta, a lasciare poltrona ed indennità per difendere le proprie convinzioni in dissenso con il “vecchio” Sindaco”.

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