Abbattere l’attuale recinzione di ferro e sostituirla con i muretti a secco. La proposta è dell’esperto di storia locale Ernesto Apicella. L’idea prende spunto da una fotografia del 1889, dove alcuni pastori sono seduti su uno dei tanti muretti a secco in tufo, che un tempo delimitavano l’area archeologica di Paestum e che negli anni sono scomparsi. «Giacché l’Unesco ha iscritto l’arte dei muretti a secco nei patrimoni immateriali dell’umanità, suggerisco agli organi competenti di abbattere l’attuale recinzione, moderna ed antiestetica, per sostituirla con i tradizionali muretti a secco in tufo. Dal punto di vista archeologico e turistico, Paestum ne trarrebbe un notevole vantaggio» spiega Apicella.
Un’idea che restituirebbe alla Città dei templi un elemento della sua storia più recente, altrettanto importante e da preservare, ma che dovrebbe essere ben studiata, considerato che l’attuale recinzione ha soprattutto la funzione di impedire l’accesso a chiunque, come invece avveniva all’epoca della fotografia che ha ispirato l’idea.