Proroga per i punti nascita di Sapri e Polla in pieno appoggio alla Regione e un unico grande ospedale per il Cilento e Vallo di Diano, vale a dire gli «Ospedali Riuniti del Parco». A chiederlo con determinazione sono i sindaci del Parco. Riuniti ieri sera nel Centro della Biodiversità di Vallo, hanno accolto la proposta del presidente della comunità Salvatore Iannuzzi.
«Non possiamo più pensare ad ospedali fotocopia – ha ribadito – serve un unico grande ospedale, per dare risposte alle emergenze e urgenze territoriali e ai bisogni assistenziali specialistici». Iannuzzi ieri sera, alla presenza di molti sindaci e al fianco del presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, e del presidente della comunità Montana Lambro Mingardo e Bussento, Vincenzo Speranza, ha illustrato nel dettaglio l’ambizioso piano.
«Tutta l’offerta sanitaria – ha ribadito – deve essere contenuta in area Parco, dobbiamo custodire le nostre risorse evitando la migrazione sanitaria e il depauperamento economico. Ogni paziente assistito fuori cede risorse ad altri territori, ad altre regioni. Questo ci impoverisce». L’intento è avere ospedali con vocazioni mono specialistiche, capaci di attrarre risorse da altri territori. L’incontro è stato utile per ripetere a gran voce che l’area Parco Fri Dec 07 03:38:41 2018 2 deve riscoprire la propria identità e rivendicare autonomia. Vivere nell’area protetta costa più che altrove. Lo Stato deve compensare le comunità locali in termini di fiscalità di vantaggio e mediante un sostegno ai servizi. È inimmaginabile una strategia nazionale per le aree interne centrata su sanità e scuola da un lato, e dall’altro il taglio di ospedali e scuola.
Durante l’incontro non sono mancate polemiche con il sindaco Antonio Aloia che ha sottolineato l’assenza della Comunità del Parco sulle questioni sanitarie.