VALLO DELLA LUCANIA. Per aprire una sala slot è necessario possedere sia la licenza di polizia, sia l’autorizzazione del Comune. E’ quanto ha previsto il Tar Campania nell’ordinanza che respinge la domanda cautelare presentata dalla società titolare di una sala giochi a Vallo della Lucania. L’azienda si era rivolta ai giudici contro il provvedimento comunale con cui è stata disposto lo stop agli apparecchi.
Il Tar, pur sottolineando «l’estrema contraddittorietà della materia», ricorda che per l’installazione degli apparecchi vlt servono «sia la licenza di polizia rilasciata dal Questore, sia l’autorizzazione del Comune dove l’attività dovrà essere svolta, al quale – concludono i giudici – spetta la valutazione dei profili di interesse pubblico, tra i quali rientra l’esigenza di tutelare e preservare la qualità ambientale, nonché la tipicità del tessuto urbano e la necessità di tutelare il consumatore rispetto alla ludopatia».
Lunga e intricata la vicenda della sala slot, chiusa perché troppo vicina ad una casa di cura. Il Tar Campania, lo scorso novembre, aveva accolto il ricorso del titolare che chiedeva la sospensiva del provvedimento di chiusura adottato dall’amministrazione comunale l’estate scorsa perché l’attività risultata priva delle necessarie autorizzazioni. Ciò in attesa del giudizio di merito che c’è stato lo scorso 4 dicembre.
Il proprietario riteneva di essere in regola: lo scorso anno aveva presentato allo Sportello unico per le attività produttive, la Scia, comunicando l’inizio dell’attività. L’ufficio comunale, però, rilevò che non esistevano i requisiti e i presupposti per attività con vincite in denaro, prescrivendo al gestore l’autorizzazione amministrativa oltre a una serie di pareri. Questi sono stati acquisiti nel giro di qualche giorno dal titolare e presentati al Suap, ma non c’è mai stato l’ok di tipo amministrativo, operazione necessaria per l’avvio dell’attività in questione. Il Comune di Vallo della Lucania, infatti, aveva nel frattempo adottato un regolamento per limitare la diffusione di sale slot, vietandone l’apertura in prossimità di luoghi sensibili tra cui cliniche e ospedali. I giudici, riconoscendo la necessità dell’autorizzazione del Comune, hanno confermato la legittimità della chiusura.